Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D’Amato, lancia un messaggio chiaro e forte a Giuseppe Conte. Durante la trasmissione Tagadà su La7, a poco più di un mese dal voto in programma il prossimo 12 e 13 febbraio, tende la mano al Movimento 5 stelle per una eventuale alleanza. «Da parte mia le porte sono sempre aperte», ha dichiarato D’Amato, «anche per un accordo in extremis. Se Donatella Bianchi volesse fare un ticket sarebbe una cosa gradita». L’alleanza – chiesta da un gruppo di intellettuali e da Fabrizio Barca – sembra tuttavia difficile, ma il segnale d’apertura è forte.

Calenda contro D’Amato
Le dichiarazioni di D’Amato non sono piaciute, però, a Carlo Calenda. Il leader di Azione ha twittato parole piccate rivolte al candidato del centrosinistra: «Faccelo sapere rapidamente Alessio D’Amato, in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi».
Faccelo sapere rapidamente @AlessioDAmato_ in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi. pic.twitter.com/cp1jQxVLAY
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) January 4, 2023
D’Amato rivendica il ruolo del Lazio nella Sanità
Durante la trasmissione, Alessio D’Amato ha parlato soprattutto nel suo vecchio ambito, la sanità. «Il Lazio», ha dichiarato l’assessore regionale uscente, «è tra le Regioni più attrattive d’Italia secondo i dati pubblicati dalla agenzia nazionale dei servizi sanitari. Proprio alcuni giorni fa stata operata a Frosinone per un tumore alla testa una donna che in Canada era stata dichiarata inoperabile a dimostrazione delle grandi capacità dei nostri professionisti in tutto il Lazio, province comprese. Semmai l’ostacolo di questi anni sono stati i forti vincoli del commissariamento, in cui la destra al governo regionale ci aveva condotto e da cui siamo usciti migliorando i conti e soprattutto i livelli essenziali di assistenza. Non mi sottraggo a nessun confronto ma la destra quando ha governato la Regione ha lasciato solo macerie e i cittadini e gli operatori lo ricordano bene». D’Amato ha poi lanciato l’appello a vaccinarsi, anche «alla luce di un quadro di evoluzione, visto come stanno andando le cose in Cina».
L’idea di un assessorato all’Economia del mare
D’Amato ha poi spiegato come vuole sfruttare uno degli elementi principali della Regione, il Tirreno. «Se sarò eletto presidente nella giunta ci sarà l’assessorato all’Economia del mare», ha annunciato. «Il mare è l’oro blu del Lazio e la sua economia rappresenta un asset strategico, a confermarlo sono i numeri che registrano un valore aggiunto di 8,1 miliardi di euro pari al 15,8 per cento generato dal comparto a livello nazionale. Politecnico del mare, zona logistica semplificata di Civitavecchia, le zone costiere nella strategia di specializzazione europea attraverso il programma Fesr, la legge regionale sulla blue economy, sono le azioni principali da attuare».
