Regina Elisabetta, quando richiamò Berlusconi per aver urlato «Mr Obama»

Debora Faravelli
09/09/2022

Buckingham Palace aveva dovuto diramare una nota per smentire frizioni con l'allora presidente del Consiglio italiano.

Regina Elisabetta, quando richiamò Berlusconi per aver urlato «Mr Obama»

Tra i tanti capi di stato incontrati dalla Regina Elisabetta durante i suoi settant’anni di regno c’è anche Silvio Berlusconi. La donna, che ha assistito al succedersi di ben 62 governi italiani, ha infatti visto tutti e quattro gli esecutivi guidati dal leader di Forza Italia. Nel 2009, in particolare, i due si sono resi protagonisti di un siparietto che, a distanza di oltre dieci anni, è ancora virale.

G20 2009 (Getty Images)

La Regina Elisabetta riprende Berlusconi

In occasione del G20 a Londra, Sua Maestà aveva infatti ospitato i leader mondiali nella sua residenza ufficiale londinese. Al termine della foto di gruppo, la voce inconfondibile del Cavaliere aveva sovrastato il brusio presente nella sala scatenando il rimprovero della regina. «Mr Obama! Sono Berlusconi», aveva affermato l’allora capo del governo con il suo solito entusiasmo. Lapidario il commento di Elisabetta tra le risate dei presenti: «Ma perché deve urlare così?»

La scena venne ripresa dalle telecamere ufficiali e Buckingham Palace, dopo le voci su presunte frizioni con il Cav, fu costretto ad intervenire per smentire che la Regina fosse contrariata dal suo atteggiamento. «C’era un clima gaio, non c’è stata alcuna gaffe od offesa», aveva infatti diramato in una nota. Anche l’ufficio di Berlusconi aveva rilasciato una dichiarazione in cui affermava che non era mai stato detto ciò che gli veniva attribuito dalle agenzie di stampa riguardo al presidente Obama (senza fare accenno al commento della regina).

Il messaggio di cordoglio dopo la notizia della morte

Ilarità a parte, dopo la notizia della sua morte il leader azzurro ha ricordato con commozione gli incontri avuti con lei in qualità di Presidente del Consiglio. «Sapeva unire una straordinaria autorevolezza e uno stile inimitabile ad un garbo spontaneo, una viva simpatia e un sorprendente senso dell’umorismo», ha scritto nel suo messaggio di cordoglio.

G8 2005 (Getty Images)

Nel definirla una figura di riferimento non solo per il Regno Unito ma per il mondo intero, ci ha tenuto a menzionare la sua storia personale di donna che, sin da giovane, è stata un grande simbolo di democrazia e libertà. Quando era ancora ragazza era infatti rimasta a Londra, a fianco del suo popolo, sfidando le bombe di Hitler e impegnandosi nello sforzo bellico contro in nazismo. E ancora: «Ha attraversato con estrema dignità la storia contemporanea, da Winston Churchill a Liz Truss, svolgendo sempre un ruolo attivo e importante pur nel rigoroso rispetto della neutralità politica della monarchia».