Regina Elisabetta, le reazioni dei capi di stato alla notizia della sua morte
Da Biden a Putin, da Macron a Xi Jinping fino a Zelensky, centinaia di capi di stato mondiali hanno reso omaggio alla sovrana.
Monarchi, presidenti e primi ministri di tutto il mondo si sono tutti uniti nell’esprimere il cordoglio per la morte della Regina Elisabetta, scomparsa all’età di 96 anni dopo oltre 70 anni di regno. Dall’Occidente all’Oriente, sono centinaia i messaggi di apprezzamento, ricordo e stima che sono giunti in sua memoria.
Le reazioni dei capi di stato occidentali alla morte della Regina Elisabetta
La neo premier britannica Liz Truss, che aveva incontrato Sua Maestà solo pochi giorni prima che le sue condizioni peggiorassero repentinamente, si è così espressa: «É uno shock per la nazione e per il mondo. Era la roccia su cui la Gran Bretagna è stata costruita, lo spirito stesso del Paese, un esempio per tutti noi e una fonte di ispirazione personale. Dobbiamo unirci per sostenere e offrire lealtà e devozione a re Carlo III. God Save The King».

Il presidente americano Joe Biden ha evidenziato due delle sue doti incomparabili, la sua dignità e la sua costanza, e affermato che era più di una sovrana: «Ha definito un’epoca. In un mondo in costante cambiamento, è stata una presenza stabile e una fonte di conforto e orgoglio per generazioni di britannici, molti dei quali non hanno mai conosciuto il loro paese senza di lei».
Questo invece il messaggio che ha fatto pervenire il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella: «In occasione della scomparsa della Regina Elisabetta II, giungano a Vostra Maestà, alla famiglia reale e a tutti i cittadini del Regno Unito le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali. Una figura di eccezionale rilievo entra nella storia, di lei si ricorderà l’autorevole saggezza e l’altissimo senso di responsabilità».
Omaggio anche dal Presidente francese Emmanuel Macron, che ha salutato Her Majesty definendola «un’amica della Francia e una regina di cuori che segnato per sempre il suo Paese e il suo secolo». E ancora: «Ha incarnato la continuità e l’unità della nazione britannica per oltre 70 anni. Nessun altro sovrano straniero ha salito le scale dell’Eliseo più di lei, che ha onorato la Francia di sei visite di Stato, incontrando tutti i suoi presidenti. Il francese era per lei non soltanto un ancestrale residuo normanno, ma una lingua intima e cara. La regina amava la Francia, che molto la ricambiava».
Il re di Spagna Felipe VI, in un telegramma inviato a Carlo III, ne ha invece lodato «il senso del dovere, il suo impegno e tutta la sua vita dedicata a servire il suo popolo». Certo che la donna abbia assistito, scritto e plasmato i capitoli più importanti della storia del nostro mondo negli ultimi sette decenni, lui e la regina Letizia hanno mandato all’intera famiglia reale il proprio affetto e le proprie preghiere.
Parole simili quelle del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha ricordato «il suo impegno per la riconciliazione tedesco-britannica dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale». «Ci mancherà, non ultimo per il suo meraviglioso senso dell’umorismo», ha aggiunto.
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha voluto far giungere le preghiere e i pensieri suoi e del popolo ucraino per la morte della sovrana. «Porgiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia reale, all’intero Regno Unito e al Commonwealth per questa perdita irreparabile».

Le reazioni da Oriente
Tantissime le reazioni anche da Oriente, a significare l’importanza e la rilevanza mondiale di Queen Elizabeth che, durante il suo regno, ha visitato oltre 120 paesi per un totale di quasi 300 visite ufficiali. Il presidente russo Vladimir Putin, esprimendo le sue condoglianze, ha sottolineato che «per decenni ha goduto giustamente dell’amore e del rispetto dei suoi sudditi e di autorevolezza nello scenario mondiale».
Cordoglio anche dal presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol: «Il suo cuore gentile e la sua buona azione rimarranno nei nostri ricordi. Credeva fermamente nella causa della libertà umana e ha lasciato grandi eredità di dignità».
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, oltre alle condoglianze alla famiglia reale, al governo e al popolo del Regno Unito, ha scritto che «quella di Sua Maestà è una grande perdita non solo per il popolo britannico ma anche per la comunità internazionale».
Parole simili quelle del presidente cinese Xi Jinping: «A nome del governo e del popolo cinese e a nome proprio, esprimo le mie profonde condoglianze. La sua morte è una grande perdita per il popolo britannico».
I messaggi dei leader di Australia e Nuova Zelanda
Anche il premier australiano Anthony Albanese ha affermato che i pensieri del suo popolo sono rivolti a quello del Regno Unito per «una perdita che sentiamo tutti, perché pochi hanno conosciuto un mondo senza la regina Elisabetta II». Così l’ha definita: «Una costante rara e rassicurante in mezzo a rapidi cambiamenti. Nel rumore e nel tumulto degli anni, ha incarnato ed esibito una decenza senza tempo e una calma duratura».
Particolare l’omaggio reso dalla Nuova Zelanda, dove all’Auckland War Memorial un gruppo di militari ha eseguito la tradizionale danza Maori. Secondo gli accordi costituzionali, Elisabetta II era anche monarca e capo di stato del paese, il cui primo ministro Jacinda Ardern l’ha definita «una donna rispettata e molto ammirata, che per noi era come una mamma e una nonna».