Reggio Calabria, colpi di pistola contro la segreteria di Cannizzaro (FI)
I segni lasciati dai proiettili ad altezza uomo lasciano pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto intimidatorio. Al momento degli spari il candidato si trovava all'interno della sede per una riunione.
Tre colpi di pistola calibro 38 sono stati esplosi, ad altezza uomo, contro la vetrata della segreteria politica di Francesco Cannizzaro, deputato di Forza Italia e candidato nel collegio uninominale Reggio Calabria 5 alle prossime elezioni politiche. Al momento dei fatti era in corso una riunione per organizzare la campagna elettorale ma, fortunatamente, nessuno dei presenti è rimasto ferito.
Colpi di pistola contro la segreteria di Cannizzaro a Reggio Calabria
Tutto è accaduto poco dopo le 21 di martedì 23 agosto in via Borrace, nei pressi dei giardini del palazzo del consiglio regionale della Calabria. L’uomo ha avvertito tre esplosioni e visto la vetrata degli uffici andare in frantumi, per poi notare i segni lasciati dai proiettili ad altezza uomo che configurano l’atto come una vera e propria intimidazione.
Dopo aver ricevuto l’allarme dallo stesso Cannizzaro, gli agenti di Polizia della questura di Reggio Calabria e quelli della polizia scientifica si sono recati sul posto per svolgere i rilevi necessari e ascoltare le testimonianze del deputato, dei suoi collaboratori e di altre persone che si trovavano nella zona. Sul caso è stato aperto un fascicolo della procura ordinaria, ma non è escluso che l’inchiesta passi alla Dda.
I messaggi di solidarietà
Parole di vicinanza sono arrivate da tutto il mondo politico, in primis dal governatore della regione Roberto Occhiuto: «Solidarietà all’amico e deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro e ai suoi collaboratori per l’indegna intimidazione subita questa sera a Reggio Calabria. Quanto accaduto è gravissimo e ripugnante. La nostra è una Regione di persone perbene, che schifa la `ndrangheta, la mafia e la criminalità organizzata, e che vuole isolare i violenti e le mele marce».
Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini, esprimendo solidarietà al diretto interessato, ai militanti e ai cittadini reggini con la certezza che «nessuno si farà spaventare da violenti e delinquenti».