Nella mattinata del 28 ottobre sono state depositate in Cassazione le oltre 630mila firme raccolte dal Comitato promotore del referendum sulla cannabis legale in poco più di un mese. «La risposta è stata straordinaria ma non sorprendente: hanno preso parte molti giovani, oltre il 70% delle persone che hanno firmato ha meno di 35 anni», ha detto Marco Peduca, presidente del comitato promotore e membro dell’Associazione Luca Coscioni: «Le sottoscrizioni sono arrivate dalle grandi città ma anche dai piccoli comuni. Un’omogeneità che sottolinea la portata e l’interesse del tema». L’obiettivo è andare al voto nella prossima primavera per chiedere la modifica dell’attuale legge, ma la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha già dichiarato battaglia.
Referendum cannabis legale, la soddisfazione di Fratoianni
Consentire agli italiani di esprimersi su questo tema «significa abbattere la cultura ipocrita ed inefficace del proibizionismo, che in questi anni ha provocato solo danni, ha ingrassato la criminalità organizzata, ha intasato i tribunali, ha gettato in carcere generazioni di ragazzi e ragazze, ha aumentato la marginalità sociale e perfino l’insicurezza», ha spiegato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. «Il referendum è l’occasione – prosegue il leader di SI – per ricostruire un meccanismo di partecipazione che consenta alla società di questo Paese di fare irruzione in un dibattito politico spesso bloccato da una coltre di ipocrisia, come ha dimostrato anche ieri il voto vergognoso sul Ddl Zan che ha abbattuto una legge di civiltà».
🗣 PARLAMENTO, LA SENTI QUESTA VOCE?
💥 Giovedì consegneremo le firme di oltre 600.000 persone che vogliono la cannabis legale e l’Italia libera dalle mafie.
🚀 Tu ci sarai?📅Giovedì 28 Ottobre
🕐 Dalle ore 9:00
📌 Corte di Cassazione, Piazza Cavour (RM) pic.twitter.com/m9O2rKPec8— ReferendumCannabis.it (@RefCannabis) October 25, 2021
Referendum cannabis legale, la reazione di Meloni
La risposta di Giorgia Meloni non si è fatta attendere. «È una follia nella nazione con il più alto tasso di abusi per uso droghe presuntamente leggere tra i quindicenni dire ai giovani che lo Stato è in grado solo di regalare loro la droga libera», ha affermato la leader di Fratelli d’Italia, annunciando che il suo partito «è disponibile a mettere tutta la propria struttura a disposizione per organizzare il comitato per il no al referendum, se venisse accolto dalla Consulta». L’iniziativa sarà presentata a Roma l’8 novembre e sulle adesioni Meloni ha aggiunto: «Speriamo sia un comitato trasversale, spero anche nei singoli di altri partiti e nella società civile».