Sta procedendo oltre le più rosee previsioni la raccolta firme per il referendum cannabis, al via da ieri dopo la presentazione ufficiale da parte dei promotori. In meno di 24 ore, come annunciato da Marco Cappato, sono infatti arrivate 100 mila firme. Tutte online, perché è questa l’unica possibilità di adesione al quesito referendario, sul sito dedicato (referendumcannabis.it) tramite Spid oppure altri strumenti di firma digitale. L’obiettivo delle 500 mila adesioni in 20 giorni, con tempo limite fissato dunque al 30 settembre, non sembra impossibile. Merito anche del tam tam sui social: su Twitter l’hashtag #ReferendumCannabis è infatti di tendenza dal momento dell’annuncio.
Referendum cannabis, i promotori
Il referendum è promosso dalle associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione. A sostegno del quesito uno schieramento politico trasversale, che va da Nicola Fratoianni a Elio Vito, fino al sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, che su Facebook ha scritto: «Nel ’95 venni arrestato e condannato per una disobbedienza civile sulla legalizzazione della cannabis. Non ho mai cambiato idea. Ho promosso il più grande intergruppo parlamentare su questo. Ho visto legalizzare la cannabis negli Usa, in Canada e altrove; tra poco in Messico. Oggi ho firmato online il referendum per legalizzare la Cannabis, che Più Europa ha promosso con altri. Più sicurezza, più legalità, più entrate per lo Stato e meno mafie. Insieme si può fare, firma anche tu!».
Referendum cannabis, obiettivo 500mila firme
«Gli italiani stanno dimostrando di voler cogliere una preziosissima occasione di partecipazione, di dibattito e di riforma. Oggi, come sempre, i referendum sono anche lotta per le regole e per l’informazione ai cittadini. Come promotori chiediamo che questo referendum non subisca discriminazioni per quanto riguarda i termini di tempo per il deposito delle firme!», ha dichiarato Riccardo Magi (+Europa). La cannabis legale, o almeno un referendum che possa renderla tale, potrebbe essere presto realtà: «Guardiamo con ancora più ottimismo al 30 settembre, data limite per la consegna delle 500mila adesioni per poter andare al voto la prossima primavera», ha dichiarato Marco Perduca dell’Associazione Coscioni, presidente del comitato promotore.