Reddito di cittadinanza, cosa cambia dopo le elezioni: le posizioni del centrodestra
C'è chi vuole abolire il Reddito di Cittadinanza mentre altri vogliono adattarlo per farlo funzionare correttamente e creare nuovi posti di lavoro
Con la vittoria delle elezioni della coalizione del Centrodestra molti si aspettano modifiche e cambiamenti sul Reddito di Cittadinanza. La posizione di Fratelli d’Italia e dei suoi alleati sembra essere ben delineata al riguardo, anche se ci sono alcune cose da chiarire e alcuni punti in comune da trovare.
La posizione di Giorgia Meloni sul Reddito di Cittadinanza
La posizione della leader di Fratelli d’Italia e del suo partito sul Reddito di Cittadinanza è molto chiara: volerlo abolire definitivamente. Per la Meloni e gli altri esponenti di Fdi il Reddito non si è rivelato uno strumento adeguato, dunque è giusto eliminarlo. Tuttavia, la Meloni vuole sostituirlo con un altro strumento che miri a tutelare i soggetti privi di reddito, che abbiano difficoltà o che siano impossibilitati a lavorare. La misura in questione dovrebbe rivolgersi anche ai nuclei familiari con minori a carico.
Inoltre, Fratelli d’Italia nel suo programma ha anche inserito delle soluzioni pensate principalmente ai soggetti privi di reddito. Questi ultimi devono essere aiutati attraverso corsi di formazione specializzati e possibilità di inserirsi all’interno del mondo del lavoro, così da ottenere un impiego retribuito.
Le posizioni di Berlusconi e Salvini
Silvio Berlusconi e Forza Italia vanno in direzione opposta alla Meloni. Per FI il Reddito di Cittadinanza deve rimanere in vigore, quindi non si pensa ad abolirlo oppure a modificarlo. Berlusconi pensa che tale strumento sia l’ideale per tutelare le famiglie povere e fornirgli sostegno economico.
Che dire invece della Lega? La posizione del partito di Matteo Salvini è un mix tra le idee di Fdi e quelle di FI. In effetti, secondo la Lega il Reddito di Cittadinanza deve essere modificato e donato soltanto ai soggetti in difficoltà economica, per questa ragione devono essere rivisti i criteri di accesso e le somme dell’importo da accreditare. Inoltre, per chi è in condizione di lavorare, la Lega segue il consiglio di Fratelli d’Italia, intensificando corsi di formazione e politiche di inserimento.