Reddito di cittadinanza, da Conte a Giorgetti le opinioni dei politici

Marco Scotti
06/09/2021

L’assegno di inclusione introdotto dal Governo Conte I a gennaio del 2019 è al centro del dibattito. Ecco perché.

Reddito di cittadinanza, da Conte a Giorgetti le opinioni dei politici

Quando dai balconi del ministero del Lavoro Luigi Di Maio esultava per aver “sconfitto la povertà” forse ancora non sapeva a che cosa sarebbe andato incontro. Dopo oltre 30 mesi di vita, infatti, il reddito di cittadinanza rimane al centro del dibattito politico senza riuscire a trovare una sintesi che metta d’accordo tutti. Da un lato c’è il Movimento 5 stelle, con il leader Giuseppe Conte, che ne richiede a gran voce il potenziamento, dall’altra c’è il senatore di Italia Viva Matteo Renzi che è pronto a indire un referendum per abolirlo se non dovesse esserci una pesante revisione da parte dell’attuale esecutivo. Restano contrari i leader di centrodestra, su tutti Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che da Cernobbio ha definito il reddito di cittadinanza «metadone di Stato». 

Reddito di cittadinanza, chi ha diritto a percepirlo

Per richiedere il reddito di cittadinanza serve avere un Isee familiare inferiore a 9.360 euro; un valore del patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) inferiore a 30.000 euro; un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per i single e non oltre i 10.000 in presenza di figli.

Reddito di cittadinanza, chi e dove lo percepisce?

Secondo i dati Istat, il totale delle persone che riceve o ha ricevuto il reddito di cittadinanza è di 3,07 milioni e di 1,37 milioni di famiglie. I single percepiscono in media 448 e sono, in totale, oltre 610mila. Le coppie (269mila in totale) arrivano a ricevere 546 euro. Le famiglie di tre persone (218mila) si attestano sui 641. A salire fino alle famiglie con più di quattro figli (32.897) che ottengono poco più di 680 euro di media. La provincia meno coinvolta è quella di Treviso, quella con la percentuale più alta di percettori (oltre il 15% dei residenti) è Napoli.

Reddito di cittadinanza: l’investimento profuso

Secondo i dati Istat, la spesa media mensile è progressivamente aumentata passando dai 272 milioni di aprile 2019 (primo mese di vera operatività) ai 719 di luglio di quest’anno. E la “colpa” è, ovviamente, del Coronavirus che ha fatto crescere in maniera esponenziale le persone in difficoltà. Complessivamente, sono stati investiti oltre 15 miliardi.

Reddito di cittadinanza: le reazioni della politica

Giuseppe Conte, appena confermato leader del Movimento 5 stelle, ha annunciato che non ci può essere alcuna revisione del reddito di cittadinanza. «Si tratta – ha dichiarato di una misura che ha permesso di affrontare la pandemia, con un milione di nuovi poveri. Una misura di civiltà che tutti gli altri Paesi hanno: l’Italia è arrivata tardi ma ci è arrivata grazie al Movimento 5 Stelle». L’affermazione è una risposta ai leader della Lega e di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi avevano pesantemente attaccato il provvedimento definendolo, parole della leader di FdI, «metadone di Stato». Ma anche a Matteo Renzi che ha annunciato un referendum per abrogare la norma. Di tutt’altro avviso il segretario del Pd Enrico Letta che ha sottolineato come la misura deba essere rivista, ma mantenuta. Nel frattempo, Mario Draghi per ora tace, anche se Giancarlo Giorgetti, molto vicino al premier, ha chiesto un adeguamento del reddito di cittadinanza trasformandolo in un “lavoro di cittadinanza”.