Reddito di cittadinanza e salario minimo, quali sono le posizioni dei partiti

Annarita Faggioni
13/09/2022

Il reddito di cittadinanza e salario minimo vedono posizioni diverse tra i partiti.

Reddito di cittadinanza e salario minimo, quali sono le posizioni dei partiti

Reddito di cittadinanza salario minimo sono al centro del dibattito in questa campagna elettorale. Ognuno ha la sua ricetta e tra un partito e l’altro – seppur appartenenti alla stessa coalizione – ci sono dei distinguo non da poco. Per fare chiarezza in vista delle elezioni del 25 settembre, ecco quali sono le novità e le opinioni dei maggiori esponenti politici italiani in corsa per le elezioni.

Centrodestra

«Sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro». Questa è l’opinione comune del centrodestra, con un distinguo da parte di Berlusconi. Infatti, il leader di Forza Italia ha dichiarato: «Ci sono 4.750.000 italiani che sono nella povertà assoluta e arrivano a 23 milioni perché altri 14-15 milioni sono nella povertà comunque. Non si può pensare oggi in Italia di vivere un mese avendo 400-500, con meno di 1000 al mese. Allora la decisione è di cambiare, di rimodulare il reddito di cittadinanza, che non vogliamo eliminare, vogliamo cambiarlo».

Reddito di cittadinanza e salario minimo dividono i partiti italiani. Quali sono le varie posizioni della politica su questi temi.
Centrodestra

Per il salario minimo, il programma di centro destra prevede incentivi alle aziende, in modo che possano provvedere loro a un giusto stipendio e a una sistemazione a tempo indeterminato. Meloni e Salvini, invece, restano profondamente contrari al reddito di cittadinanza.

Centrosinistra

«Salario minimo, nella logica contrattata, per evitare che piu di 3 milioni di lavoratori guadagnino meno di 9 euro, che è uno scandalo» spiega Enrico letta per il PD. Sul fronte del reddito di cittadinanza, invece, «Secondo noi dovrà continuare per questo ma sulle politiche attive deve cambiare perché non ha funzionato».

Reddito di cittadinanza e salario minimo dividono i partiti italiani. Quali sono le varie posizioni della politica su questi temi.
Centrosinistra

In più, il centrosinistra prevede di eliminare la penalizzazione dei minori e delle famiglie con minori e ridurre la durata della residenza per gli stranieri. Oltre al salario minimo, un altro strumento è l’integrazione per lavoratori e lavoratrici a basso reddito. Così Letta intende ridurre il fenomeno dei contratti a tempo parziale.

Movimento 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle parla sia di reddito di cittadinanza che di salario minimo. Il secondo è per «lavoratrici e i lavoratori sottopagati e precari, per cui vogliamo introdurre un salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora e agevolare la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato».

Reddito di cittadinanza e salario minimo dividono i partiti italiani. Quali sono le varie posizioni della politica su questi temi.
Movimento 5 Stelle

Il reddito, invece, è una misura volta dal Movimento, che ora ne rivendica i risultati. Conte parla di un «rafforzamento del Reddito di cittadinanza» con «misure per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive. Monitoraggio delle misure antifrode».

Terzo Polo

«Salario Minimo, Meno RDC e obbligo lavori socialmente utili, taglio irpef su giovani per evitare emigrazione, trasparenza su parità salariale, politiche attive con agenzie private, fondi ITS via da Miur, salario produttività, via cooperative finte. Fatti non retorica» spiegava Calenda su Twitter lo scorso 1 maggio. Oggi non cambia idea nella sua candidatura con il Terzo Polo con Matteo Renzi.

Reddito di cittadinanza e salario minimo dividono i partiti italiani. Quali sono le varie posizioni della politica su questi temi.
Terzo Polo

Renzi è comunque contrario al reddito. Al posto di un salario minimo, Renzi prevede di: «supportare le imprese che investono in riqualificazione della forza lavoro».