Il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Claudio Durigon ha affermato che il governo punta a portare a casa, nella seconda metà di gennaio 2023, un decreto che toccherà il reddito di cittadinanza. L’offerta congrua che ha in mente, ha spiegato, prevede che qualsiasi persona, compreso un laureato, «accetti di fare anche il cameriere».
Durigon sul reddito di cittadinanza
«Se uno prende dei soldi pubblici non credo che possa essere schizzinoso sull’offerta di lavoro», ha dichiarato l’esponente leghista nel corso di un’intervista a Radio 24. Uno dei temi che entrerà nel decreto prevede infatti che, se la proposta è sia nei limiti temporali che vicino casa, il percettore dovrà accettare qualsiasi tipologia di offerta di lavoro. «Dopodiché tante cose entreranno, dalla formazione al matching per poter dare ai beneficiari delle risposte ed una funzionalità diversa», ha aggiunto Durigon specificando che «il criterio della territorialità resta, anche perché una persona non può andare a Trieste per due giorni se è di Napoli».

Con queste parole, il sottosegretario ha voluto tranquillizzare il leader del M5S Giuseppe Conte che, poco prima, aveva attaccato l’esecutivo: «Le persone più indigenti devono accettare qualsiasi proposta di lavoro in qualunque luogo d’Italia: significa distruggere l’ascensore sociale. Siamo alla follia pura». Circostanza, quella delineata dall’ex premier, che non dovrebbe verificarsi data la centralità del criterio territoriale.

Smartworking e opzione donna
Tra gli altri temi toccati da Durigon durante l’intervista, spiccano lavoro agile e pensioni. Nel primo caso, ha affermato che «bisogna entrare in un meccanismo di vita fuori emergenza e tornare alla contrattazione collettiva dove si possono determinare i livelli standard tra azienda e lavoratori». Sul secondo fronte, ha specificato che purtroppo in manovra non ci sono più margini per opzione donna, che troverà spazio laddove ci saranno le coperture: «Il problema è pluriennale, servono 80 milioni nel 2023 e poi aumentano a 250 milioni nel 2024».