Rai, l’offerta per l’estero è molto fumo e vecchio arrosto

Luca Di Carmine
23/11/2022

Nonostante i toni trionfalistici dell'ad Fuortes e del ministro Sangiuliano, l'offerta per l'estero della Rai può contare su un modesto budget da 4,7 milioni di euro. Altro che grande cambiamento: le produzioni originali sono soltanto il 17 per cento, i volti restano i soliti. A Eleonora Daniele un programma che parlerà di madri. Così il vento della destra soffia su Viale Mazzini.

Rai, l’offerta per l’estero è molto fumo e vecchio arrosto

E sarebbe questo il modo di far assaporare il Made in Italy agli italiani fuori dai confini e agli stranieri affascinati dal nostro Paese grazie alla tivù pubblica? La Rai ha presentato la nuova direzione per l’offerta estera e il programma di lavoro per il 2023, ma al di là di qualche proclama eccessivamente entusiastico da parte della dirigenza, andando al succo della questione il piatto piange. Siamo di fronte a una specie di insalata mista editoriale da 4,7 milioni di euro, un budget modestissimo. Nel calderone sono finiti giovani, anziani, oriundi, sportivi, cattolici, imprenditori, artigiani, investitori e chi più ne ha più ne metta, mescolando Made in italy, cultura e diplomazia, almeno stando alle dichiarazioni pubbliche durante gli interventi resi dai partecipanti alla conferenza stampa nelle sale degli Arazzi, a Roma.

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Un «grandissimo cambiamento» che dovrà accontentarsi del 17 per cento della programmazione

L’amministratore delegato Carlo Fuortes ha parlato di «grandissimo cambiamento», mentre il ministro della Cultura ed ex direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano si è lanciato in previsioni trionfalistiche: «La Rai può avere un grande ruolo per farci tornare a essere il primo Paese al mondo per attrattiva turistica». Difficile però comprendere tutta questa enfasi data al cambiamento, visto che pure il direttore Fabrizio Ferragni ha ammesso candidamente che l’83 per cento della programmazione sarà dedicato ai programmi storici della Rai, una sorta di “best of” dei tre canali generalisti, mentre solo il restante 17 per cento dovrà sobbarcarsi il peso del «grandissimo cambiamento», con le produzioni originali.

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Viale Mazzini e le foto di Giorgia Meloni, Gennaro Sangiuliano e Carlo Fuortes.

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Casa Italia condotto da Roberta Ammendola e Il Confronto con Monica Setta

In sostanza, quattro sono le novità della nuova proposta: l’uso della lingua inglese (era ora) e il Tg in lingua appositamente realizzato da Rainews 24 che sarà fruibile anche online; l’utilizzo di un canale satellitare e della piattaforma di RaiPlay con una sezione dedicata; la possibilità di vedere Rai Italia anche in Europa; la presenza di produzioni originali, iniziando da Casa Italia, condotta da Roberta Ammendola, e da Il Confronto, con Monica Setta. Paparazzi, invece, è il risultato della collaborazione con Radio2: una striscia quotidiana in inglese realizzata da Filippo Solibello e Marco Ardemagni con una rassegna stampa che si auto definisce irriverente, mentre in Italian Food si raccontano ogni giorno i prodotti italiani e le loro diverse declinazioni in cucina. A completare l’offerta di Rai Italia Italian Genius, Unesco 58, Che classe! (un corso di italiano con una serie tivù per stranieri) e A scuola con lo Zecchino d’oro, dove i bambini tra i quattro e i nove anni possono approcciare la lingua italiana in musica e animazione. Non manca, poi, un focus sui piccoli borghi sparsi per il Paese, oltre agli highlights del campionato di Serie B, le sfide della pallavolo maschile, il Giro d’Italia di ciclismo e le altre “classiche” delle due ruote.

Rai, l'offerta per l'estero è molto fumo e vecchio arrosto
Casa Italia.

Cambiano giusto i nomi: Rai Italy e Rai world premium

La verità è che questa risulta essere un’operazione di comunicazione che coniuga interessi coincidenti, seppure in campi diversi, tra management di Viale Mazzini e nuovo governo Meloni, impegnato nella fase iniziale della sua azione politica. Difficile, se non impossibile, produrre contenuti e veicolarli nel mondo con un budget irrisorio come quello assegnato alla direzione per l’offerta estera, che di nuovo ha giusto i nomi, per darsi una parvenza di restyling: Rai Italia si chiamerà Rai Italy – non ditelo al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli impegnato nelle sue battaglie linguistiche a favore dell’italianizzazione – mentre dai Rai premium si passa a Rai world premium.

Rai, l'offerta per l'estero è molto fumo e vecchio arrosto
Il programma con Monica Setta.

In arrivo un programma condotto da Eleonora Daniele su storie di madri

Per non farsi mancare niente, in Rai hanno pensato che da febbraio, in seconda serata su RaiUno, l’approfondimento che è stato per due anni appannaggio della direttrice del Tg1 Monica Maggioni e ora coperto dall’ex magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo, sarà affidato dal direttore Antonio Di Bella, in uscita a marzo per raggiunti limiti di età ma molto attivo per restare con altro incarico, a Eleonora Daniele per un programma in cui si racconteranno (pare) storie di madri. Proprio come Giorgia. Primi segnali del nuovo vento di destra che soffia su Viale Mazzini.