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Rai, Carlo Fuortes e la rinuncia a buonuscita e un anno di stipendio

Niente braccio di ferro economico dopo l’addio dell’amministratore delegato. Che ha spiegato di non voler rivendicare i 240 mila euro l’anno che gli sarebbero spettati fino al 2024, scadenza naturale del contratto. Intanto il suo successore in pectore Sergio conferma Amadeus per Sanremo.

10 Maggio 2023 14:02 Redazione
Rai, dopo l'addio di Fuortes scatta il valzer dei nomi. Tempi e nomine dopo le dimissioni. L'effetto domito tocca tutti i Tg

Se n’è andato sbattendo la porta, nonostante la maggioranza stesse cercando di trovargli una poltrona di rimpiazzo con norme ad hoc. Però a quanto pare non ci sarà un braccio di ferro economico in coda alle sue dimissioni. Carlo Fuortes, fresco di passo indietro dal ruolo di amministratore delegato della Rai e vittima annunciata dello spoils system meloniano, ha smentito le indiscrezioni dei giornali che parlavano di buonuscita o di pretese sul pagamento di un anno di stipendio, che ammonta a circa 240 mila euro.

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Nessuna richiesta di compensazione economica

Lo ha spiegato lo stesso Fuortes in una nota: «Non ho avanzato in alcuna sede alcuna richiesta di buonuscita o compensazione economica per la mia decisione di dimettermi dalla carica di amministratore delegato della Rai». Quindi la precisazione: «Mi sono dimesso rinunciando volontariamente a oltre un anno di compenso che avrei ricevuto se fossi rimasto in carica fino alla scadenza del mandato fissata al luglio 2024 e ho spiegato nella mia dichiarazione di ieri le ragioni della mia scelta».

La partita delle nomine più ghiotte del 2023, con o senza Draghi
Carlo Fuortes.

Lo scontro politico attorno alla sua figura

L’ad aveva fatto chiaro riferimento alla tempesta politica sopra la sua figura: «Sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico. Allo stesso tempo ho registrato all’interno del consiglio di amministrazione della Rai il venir meno dell’atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai».

Da Sergio e Rossi in giù, tutti i nomi della Rai del dopo Fuortes
Roberto Sergio.

Sergio conferma Amadeus per Sanremo 2024

Nel frattempo, è arrivato un primo intervento – che sa di antipasto rispetto al prossimo ruolo – di Roberto Sergio, attualmente capo di Rai Radio ma in pole come futuro ad della Rai. Mentre Fiorello era in diretta a Viva Rai 2, Sergio gli ha spedito un messaggio confermando Amadeus per il Sanremo 2024, sia nella figura di direttore artistico sia in quella di conduttore. Rumors avevano dato in pericolo la prima carica, in quello che sarebbe stato una sorta di dimezzamento delle funzioni di “Ama”.

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