Se non è una dichiarazione d’amore, poco ci manca. La sindaca di Roma Virginia Raggi, intervistata da Radio Centro Suono Sport, ha mostrato molto entusiasmo per la nuova proprietà dell’As Roma. La famiglia Friedkin, infatti, che ha rilevato la squadra giallorossa da James Pallotta, sembra avere le idee molto chiare su come ricavare valore da una squadra che è osannata in città ma che non è molto profittevole. Ovviamente, il nodo cruciale rimane sempre lo stesso: lo stadio.
Le parole di Virginia Raggi
Ecco perché quando la prima cittadina (uscente) della Capitale ha parlato della squadra di calcio le domande si sono concentrate sul nuovo impianto. «Sullo stadio della Roma innanzitutto, come sapete, possiamo dire che stiamo lavorando con la società che ha una nuova proprietà, i Friedkin. E la differenza con James Pallotta si vede e si sente: lo si percepisce dalla serietà dei ragionamenti che vengono fatti» ha detto la Raggi. Il che, tradotto, significa che una nuova interlocuzione sullo stadio di proprietà della squadra capitolina è già stata avviata.
Stadio sì, ma dove?
«Il luogo in cui vedrei bene lo stadio è quello in zona Ostiense o in zona Testaccio. Lì c’è tutto, siamo vicini ai servizi e vicino al cuore dei romanisti». La sindaca ha poi provato ad argomentare anche su aree più specifiche all’interno dei quartieri citati. In particolare, le attenzioni si concentrano sul Gazometro e sui Mercati Generali. E la sindaca non si è tirata indietro, dichiarando che «quello dei Mercati Generali è un edificio pubblico e su quella zona si possono fare ragionamenti più approfonditi. Il Gazometro, invece, è un’area privata e come tale va trattata» ha aggiunto la Raggi . Infine, una battuta anche sulla possibilità di costruire uno stadio per la Lazio: «Stiamo lavorando anche con la Lazio per la realizzazione del loro impianto. Non sarebbe male se entrambi i club della Capitale avessero il loro stadio di proprietà», ha concluso.