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Raffaella, libertad contagiosa

Imperatrice di Roma, regina dai capelli dorati, ribelle, indipendente. Così la stampa spagnola e sudamericana ricorda la showgirl scomparsa ieri.

6 Luglio 2021 12:296 Luglio 2021 12:31 Fabrizio Grasso
morte di raffaella carrà sulla stampa spagnola

La morte di Raffaella Carrà ha sconvolto il mondo. Tanti i messaggi di cordoglio da parte di politici, cantanti, attori che hanno inondato i social di post, tweet o semplici fotografie per ricordare la showgirl che, prima di diventare simbolo della cultura nazionalpopolare italiana (e non solo), aveva rivoluzionato mostrando l’ombelico in tivù i costumi del Paese, dando una svegliata a un’Italia ancora bacchettona.

Un successo, quello di Raffa, che è andato ben oltre i confini nazionali. Solo nel 2020, per esempio, il Guardian l’aveva celebrata come «la pop star italiana che ha insegnato all’Europa la gioia del sesso». E oggi, oltre all’Italia, sono la Spagna e il Sud America a ricordarla con maggiore affetto. Del resto il ciclone Carrà arrivò a Madrid nel lontano 1976, diventando popolarissima con il programma La Hora de Raffaella. Fu solo il primo di una lunghissima serie: da Hola Raffaella su TVE a En casa con Raffaella su Telecinco, fino a 60 años juntos, andato in onda su La2 solo cinque anni fa. Tivù, certo. Ma anche tanta musica in spagnolo con i suoi tormentoni più celebri, da Fiesta a Pedro, fino a Que dolor. 

Il ricordo di Pedro Sanchez

«Raffaella Carrà è stata una donna che ha ispirato diverse generazioni con allegria, coraggio e impegno», ha scritto su Twitter il premier spagnolo Pedro Sanchez. «La sua musica ha reso felici i nostri cuori, il suo spirito libero ha riempito le nostre anime». A ricordarla è anche il ministro spagnolo della Cultura José Manuel Rodríguez Uribes: «Una donna che ha fatto parte della vita quotidiana di tante generazioni».

Raffaella Carrà fue una mujer que inspiró a varias generaciones felicidad, valentía y compromiso. Su música nos alegró el corazón, su espíritu libre nos llenó el alma.

Descansa en paz, querida #RaffaellaCarrà.https://t.co/ilKFhaq1Ob

— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) July 5, 2021

Naturalmente anche la stampa in lingua spagnola ha ricordato la showgirl definendola «Icona di un’epoca» e «imperatrice di Roma».

El Paìs: «Icona di un’epoca»

«Ha reso orfani milioni di telespettatori e una legione di fan che hanno trovato in lei l’icona di un’epoca», scrive El Paìs, il più diffuso quotidiano spagnolo, ricordando come la diva italiana non avesse figli naturali, ma si considerasse un po’ madre di tutti. Un’artista «capace di cavalcare come nessun altro il difficile ponte dello spettacolo fra Spagna e Italia», vero fenomeno mondiale sempre controcorrente.

morte carrà quotidiani spagnoli
La prima de El Pais.

El Mundo: «Madrina artistica, imperatrice di Roma»

«Se fosse un titolo, sarebbe Imperatrice di Roma. Se fosse un disegno di Picasso, sarebbe La paloma de paz». Inizia così un lungo articolo di El Mundo su Raffaella Carrà. «Sono distrutto dal dolore, è stata la mia seconda madre, la mia madrina artistica». Così invece la ricorda l’attore e cantante Enrique Del Pozo. «Mi sento come se un membro della mia famiglia fosse morto. Senza di lei nulla sarebbe stato possibile», ha scritto Nacho Alvarez, il regista di Explota Explota (in italiano Ballo Ballo), film musicale basato sulle hit della Carrà. Papel, il magazine di El Mundo, le ha dedicato l’intera prima pagina con una sua foto in bianco e nero e la scritta “Ciao, Raffaella”, descrivendola come icona sensuale degli Anni 70, stella televisiva nei 90 e diva del mondo Lgbt.

la morte di raffaella carrà in spagna
La prima del Mundo.

La Vanguardia: «Unica e insostituibile»

«Unica e insostituibile», titola invece La Vanguardia. «Ha trasceso tutti i tipi di pregiudizi. La sua autostima era la sua arma strategica di ribellione», continua il giornale catalano, ricordando la Carrà come sex symbol, amata da tutti e capace di inimicarsi il Vaticano per aver mostrato l’ombelico in televisione. «Era una donna indipendente. Le piaceva la vita, ma non amava sventolare la sua bandiera in pubblico, tranne quando era sul palco».

La Nacion: «Tristezza»

La notizia è rimbalzata anche in Sud America. «Tristezza». La Nacion, quotidiano di Buenos Aires, affida a una sola parola il dolore per la scomparsa dell’artista, ricordando poi la sua amicizia con un’altra divinità del mondo argentino, Diego Armando Maradona. «L’ammirazione era reciproca», scrive La Nacion, ricordando i tanti momenti del campione e della showgirl sul palco e i rumors su un possibile flirt fra i due, mai confermato. Una vera Numero 10 della musica, insomma.

morte carrà giornali spagnoli
L’articolo di Clarin.

Clarin: «Addio alla festa»

«Addio alla festa», titola l’altro grande giornale argentino, Clarin, che definisce Raffaella Carrà una «donna insostituibile, regina dai capelli dorati». In un lungo articolo viene ricordata la sua sobrietà nella vita pubblica, il saper mantenere il silenzio anche nei momenti più duri come quello pandemico. In Argentina, inoltre, Raffaella verrà ricordata anche come musa ispiratrice di Susana Giménez, conduttrice televisiva del ciclo Hola, Susanna ispirato a Pronto, Raffaella.

morte carrà e giornali spagnoli
La prima di Marca.

Marca: «Qué fantastica esta fiesta»

La scomparsa di Raffaella Carrà ha trovato spazio anche sui quotidiani sportivi. Oggi infatti, sul campo di Wembley si giocherà la prima semifinale di Euro 2020, Italia-Spagna. E per lei sarebbe stato un derby personale. Marca, fra i principali quotidiani sportivi spagnoli, l’ha omaggiata intitolando la prima pagina sulla partita di stasera Qué fantastica esta fiesta, il ritornello di Fiesta, brano del 1977 ancora oggi popolarissimo.

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