Qui rido io: chi è Eduardo Scarpetta il protagonista del film di Martone in concorso al Festival di Venezia 2021
Il film, che sarà presentato alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, ripercorre gli ultimi anni della vita di Eduardo Scarpetta. Cast, trama e la vera storia del grande attore napoletano.
Al grande Eduardo Scarpetta, indimenticabile attore vissuto a cavallo tra 800 e 900, è dedicato Qui rido io, film diretto da Mario Martone che sarà presentato in Concorso alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, al via il prossimo 1 settembre. Il film sarà poi in sala dal 9 settembre.
Prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, sarà uno dei cinque progetti italiani a partecipare alla rassegna culturale del Lido, record assoluto per la settima arte nostrana. Diretto da Mario Martone – già Leone d’argento nel 1992 con Morte di un matematico napoletano – vedrà la partecipazione di Toni Servillo nei panni del protagonista, accompagnato da Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Lino Musella ed Eduardo Scarpetta, discendente del grande attore napoletano.
La trama di Qui rido io
Il film ha inizio nei primi anni del Novecento, nella Napoli della Belle Époque, quando Eduardo Scarpetta è il re incontrastato del teatro. Nato da una famiglia umile, è salito alla ribalta grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca, protagonista di Miseria e nobiltà. Divenuto ricchissimo, è ormai all’apice del successo e decide pertanto di osare ancora di più: intende infatti portare in scena una parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano di quegli anni, Gabriele D’Annunzio.
Lo spettacolo si rivela però un fiasco, tanto che la rappresentazione viene interrotta a seguito di schiamazzi e urla da parte di un pubblico scontento. A peggiorare la situazione giunge la denuncia di plagio da parte del Vate D’Annunzio, che intenta così il primo processo per diritto d’autore in Italia. Tutto sembra andare in frantumi, ma un ultimo colpo di coda attoriale potrebbe consegnare al grande Scarpetta un addio alle scene degno della sua carriera.
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Eduardo Scarpetta, carriera e vita privata del grande attore protagonista di Qui rido io
Eduardo Scarpetta è oggi considerato il più grande attore e commediografo napoletano vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Nato a Napoli il 13 marzo 1853, fu indirizzato più volte dal padre agli studi, ma all’età di quindici anni decise di entrare in una compagnia teatrale. Oltre all’ambizione, però, a motivarlo fu la necessità di sostenere la famiglia in grave crisi economica.
Il successo personale arrivò molto presto, nel 1870, grazie a una maschera che sarebbe divenuta leggenda nel settore teatrale, Felice Sciosciammocca, capace di soppiantare persino Pulcinella. Il boom però giunse dieci anni più tardi, quando rilevò la proprietà del teatro San Carlino e debuttò con Presentazione di una Compagnia Comica. Ben presto divenne un idolo per la gente e per gli investitori, che lo resero un uomo ricco come mai avrebbe immaginato.
Memorabile il suo successo più grande, Miseria e Nobiltà (commedia poi trasposta al cinema dal grande Totò nel 1954), scritto unicamente per permettere al figlio 12enne Vincenzo di recitare sul palco. Le sue fortune però cominciarono a vacillare con la fondazione del Teatro Salone Margherita a Napoli, costruito nei sotterranei della nuova Galleria Umberto I. Il colpo di grazia giunse nel 1904, quando una parodia della tragedia dannunziana La figlia di Iorio causò l’ira del pubblico, scontento della rappresentazione, e dello stesso D’Annunzio, che citò Scarpetta in tribunale per plagio.
Sebbene fosse riuscito a vincere la causa dopo tre anni di processo, Scarpetta si ritirò dalle scene nel 1909, dopo aver preso parte alla commedia La Regina del Mare, composta dal figlio Vincenzo. Morì nel 1925, all’età di 72 anni.
Eduardo Scarpetta, la vita privata tra matrimonio e figli illegittimi
Per quanto riguarda la vita privata, Scarpetta sposò nel 1876 Rosa de Filippo, figlia di un commerciante napoletano. Da lei ebbe due figli, Vincenzo e Domenico. La sua discendenza però si arricchì a seguito di relazioni con altre donne. Dall’unione con Francesca Giannetti, maestra di musica, ebbe Maria, che successivamente adottò, mentre a seguito di una relazione con una nipote della moglie, Luisa De Filippo, ebbe Eduardo, Peppino e Titina.
Voci dell’epoca dissero anche che il noto attore avesse avuto un flirt con Anna de Filippo, sorellastra della moglie Rosa, da cui nacquero Ernesto Murolo (padre del cantante Roberto), Eduardo de Filippo alias Eduardo Passarelli e Pasquale de Filippo.