Quali sono le specialità da mangiare in Campania?

Annamaria Punzo
21/07/2021

Quali sono le specialità da mangiare in Campania? In questa guida scopriremo insieme le specialità da mangiare nella regione.

Quali sono le specialità da mangiare in Campania?

Quali sono le specialità da mangiare in Campania?In questa guida scopriremo insieme le specialità da mangiare nella regione della buona tavola per eccellenza. C’è un’infinita tradizione culinaria. Che da sempre solletica gli appetiti di tante persone in Italia e nel mondo. In terra partenopea, c’è l’imbarazzo della scelta in termini di cibi. Non importa se pietanze salate o dolci. Andiamo un po’ nel dettaglio con i piatti più conosciuti e gustosi. Allacciate le cinture, seguiteci e preparate una bella lista per il vostro prossimo viaggio all’ombra del Vesuvio!

Pasta, pizza e…quali sono le specialità in Campania?

Cominciamo con un piatto povero ma prelibato. Da apprezzare per un pranzo. Stiamo parlando di Pasta e patate. Secondo le fonti, ha origini contadine e prende il via nel 1600. I più poveri avevano l’abitudine di preparare la pasta con i prodotti della terra. In questo caso le patate. Aggiungendo, in base alla stagione, anche i pomodori. O il grasso di maiale. Attualmente, la ricetta prevede anche carote, sedano, cipolla e rosmarino. Con un tocco cremoso di provola e la crosta di formaggio grana.

Il must della cucina napoletana è però la pizza. Dai bordi alti, morbida e sottile con i croccanti “cornicioni” o bordi. Preparata con farina di grano tenero 00 e lievitata per molto tempo. In origine al gusto Margherita, in onore della Regina d’Italia, Margherita di Savoia. Secondo la leggenda, nel 1889 il cuoco Esposito inventò la pizza proprio per compiacere la regina. Con pomodoro, mozzarella e basilico. Colori della nostra bandiera nazionale. L’arte del pizzaiuolo napoletano è dal 2017 patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.

Il terzo elemento di questo paragrafo è la mozzarella di bufala. Prodotto di origine protetta (DOP) dal 1998. Realizzato per lo più nelle province di Caserta e Salerno. Le origini di questa specialità si fanno risalire al Medioevo. La mozzarella di Aversa, è citata per la prima volta in un documento del XV secolo. La mozzarella di bufala campana presenta varie tipologie. Con un peso che spazia dai 10 grammi agli 800. Abbiamo per esempio bocconcini, ovolini o le trecce. Così come la mozzarella affumicata. Da provare la pizza chiamata Bufala, una squisita Margherita con la bufala campana DOP.

Specialità dolciarie campane

E che dire dei dessert? Concludiamo questa guida proprio con i dolci, vere e proprie meraviglie di gusto ed ingegno creativo. Per prima cosa, la pastiera, tipica del periodo pasquale.

Si prepara una pasta frolla con farcitura di ricotta, zucchero, uova e grano bollito in latte. Con copertura di 7 listarelle di pasta frolla. Morbida all’interno e croccante all’esterno. E con cannella, scorza d’arancia, vaniglia e acqua di fiori d’arancio, come aromi.

Il babà è un dolce a pasta lievitata, a forma di fungo e immerso in rum, sciroppo di zucchero o limoncello. Questa ricetta moderna pare essere del 1835, con una probabile derivazione dalla Francia.

La sfogliatella è fatta con pasta sfoglia (riccia) o pasta frolla(frolla). Presenta un ripieno di frutta secca, zucchero, limoncello e pasta di semola. Venne realizzata per la prima volta, nel conservatorio di Santa Rosa da Lima a Conca dei Marini (Salerno) nel XVIII secolo. La variante riccia-sfoglia è del 1818.