Le università italiane retrocedono nella Qs World University Rankings 2022, una delle più note classifiche universitarie mondiali, consultata ogni anno da decine di milioni di studenti. Il ranking si basa sulle opinioni di oltre 130 mila docenti, accademici e ricercatori e di 75 mila manager e direttori delle risorse umane, e comprende l’analisi di 14,7 milioni di pubblicazioni scientifiche e 96 milioni di citazioni. Nella nuova edizione sono poche le novità con i soliti, noti atenei americani e inglesi a dominare la scena. Tra le prime 20 università, 16 hanno sede in Inghilterra e Stati Uniti, due in Cina e due in Svizzera. Per trovare il primo ateneo italiano occorre giungere alla 142esima posizione: è il Politecnico di Milano. «Le migliori università italiane, nonostante la loro indiscussa eccellenza, faticano a competere globalmente in alcuni indicatori, specialmente quelli che valutano il livello di internazionalizzazione del corpo docente e discente», ha spiegato Ben Sowter, direttore del dipartimento di Ricerca di QS, «e per la proporzione tra docenti e studenti. Quest’anno, si aggiunge anche una performance sottotono nell’indicatore che misura la popolarità tra la comunità accademica e dei datori di lavoro internazionali, con alcune positive eccezioni. Alla luce di un mondo profondamente segnato dall’emergenza sanitaria, il risultato complessivo dell’Italia in questa classifica è soddisfacente».
Qs World University Ranking 2022: i parametri presi in considerazione
I parametri considerati per realizzare la classifica sono già stati in passato oggetto di discussione. Quacquarelli Symonds – società britannica specializzata in educazione e studio all’estero – basa i suoi punteggi partendo dalla “reputazione”, il cui giudizio è dato – in questo caso – da colleghi e aziende. Il voto attribuito da queste due categorie vale per il 40%. Fanno punteggio anche citazioni e riferimenti nelle pubblicazioni scientifiche, impatto della ricerca svolta dalle università, la qualità dell’insegnamento. È questo l’aspetto più controverso e non a caso oggetto di contestazione da parte di molti professori, presidi e rettori delle università, italiane e non, che denunciano il conflitto di interessi esistente tra gli autori del ranking e alcuni atenei dove offrono consulenza.
Qs World University Ranking 2022: gli americani si prendono l’intero podio
Sul podio delle prime tre classificate salgono solo università statunitensi. Per il nono anno consecutivo al primo posto della classifica mondiale troviamo il Massachusetts Institute of Technology, seguito dalla Stanford University e da Harvard. Il dominio americano continua al quarto posto con il California Institute of Technology e solo quinta è Oxford, la prima università europea.
Qs World University Ranking 2022: il Politecnico di Milano è la prima delle università italiane
È il Politecnico di Milano la prima delle università italiane presenti in classifica. Occupa la 142esima posizione, retrocedendo di cinque posizioni rispetto all’anno scorso (137esima). Alle sue spalle c’è l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – (166) e a seguire La Sapienza che mantiene invariata la posizione (171). La Statale di Milano occupa il 316esimo, il Politecnico di Torino si piazza al 334esimo, Pisa occupa la 388esima posizione mentre la Federico II di Napoli scivola da 392esima a 424esima. L’unica che riesce a fere un consistente passo in avanti è la Bicocca di Milano che scale ben 71 posizioni (da 521 a 450) che registra anche il miglior risultato in Italia nel criterio “Citations per Faculty”, che valuta l’impatto della ricerca prodotta (95esima). Complessivamente sono 41 le università italiane presenti nel rapporto. Tredici università hanno mantenuto la stessa posizione, 13 sono retrocesse in classifica e 10 sono salite.
Qs World University Ranking 2022: Alma Mater e La Sapienza gli atenei più stimati
L’Alma Mater di Bologna e la Sapienza di Roma sono le università italiane più stimate dalla comunità accademica internazionale (rispettivamente sono al 71esimo e al 74esimo posto) seguite dal Politecnico di Milano. Il Politecnico è al 67esimo posto nella classifica relativa agli “Employer Reputation” che misura l’opinione dei datori di lavoro riguardo alle università dalle quali escono i laureati più preparati per il mondo del lavoro.