I segreti della roccia

Camilla Curcio
23/11/2021

Secondo alcuni raffigurerebbero velieri, per altri sarebbero rappresentazioni di rituali religiosi o di antichi giochi. Malgrado le ipotesi, nessuno è riuscito a decifrare il significato delle 900 incisioni rupestri di Al Jassasiya, in Qatar.

I segreti della roccia

Al Jassasiya sorge a nord est del Qatar, tra le due del deserto. È il sito di arte rupestre più noto ed esteso del Paese. Qui, secoli fa, le persone hanno trasformato le rocce in vere e proprie tele, riproducendo simboli e oggetti della loro quotidianità.

Al Jassasiya, sulle rocce oltre 900 incisioni

Dagli scavi fatti negli anni nell’area, gli archeologi sono riusciti a recuperare un repertorio di 900 petroglifi. Strane incisioni di varia forma e dimensione, disposte in un ordine apparentemente casuale, tra cui spiccano rappresentazioni di velieri, riconoscibili solo se visti dall’alto. «Sebbene l’arte rupestre sia parecchio diffusa nella Penisola Arabica, molti dei motivi ritrovati ad Al Jassasiya sono unici nel loro genere», ha spiegato alla CNN Ferhan Sakal, capo della spedizione per conto del consorzio museale del Qatar. «Si tratta della massima espressione della creatività di chi li ha realizzati, oltre che della traccia di uno spirito d’osservazione e astrazione molto spiccato». 

Al Jassasiya, il significato delle incisioni rupestri

Dei dodici siti di arte rupestre presenti nella nazione e sparsi soprattutto lungo la fascia costiera, quello di Al Jassasiya è il più vicino alla capitale Doha e al porto di Al Huwaila. Scoperto nel 1957, venne studiato per la prima volta sedici anni più tardi, nel 1973, da un team danese guidato dall’archeologo Holger Kapel e dal figlio Huns. Che, catalogò tutti i reperti, corredandoli di fotografie e illustrazioni. Delle figure documentate, quelle a coppa sono sicuramente le più ricorrenti. Nel tempo, sono state diverse le teorie degli esperti che hanno cercato di capire quale fosse la loro funzione. Alcuni hanno pensato potessero essere utilizzate per i tornei di mancala, gioco da tavolo in cui due contendenti fanno cadere, in ciascuna delle sei buche a disposizione, un certo numero di sassolini. Per altri, invece, si tratterebbe di una teoria poco attendibile: le incisioni sarebbero poco profonde. 

Dai riti religiosi, alle perle: cosa rappresentano le incisioni di Al Jassasiya

Ma non finisce qui. Si sono ipotizzati legami con riti religiosi o con i processi di smistamento e stoccaggio delle perle. Ma anche con l’attività di studio delle maree. «Non è così semplice capire a cosa fossero destinate», ha sottolineato Sakal, «Non abbiamo indizi chiari né tracce esplicite. Personalmente, però, escluderei l’ipotesi del gioco e mi focalizzerei su un potenziale valore rituale». Pure stabilirne la datazione è un’impresa ardua, che richiede avanzate tecniche di analisi dei materiali al momento non disponibili: «Credo che le incisioni non siano state realizzate tutte nello stesso periodo. Quindi, anche in base al riscontro degli altri colleghi, punterei su un range temporale che va dal Neolitico al tardo periodo islamico».

Navi e velieri, richiamo al commercio e all’aldilà

A detta degli accademici, tuttavia, le più interessanti da esaminare paiono essere quelle che replicano delle imbarcazioni. Soprattutto perché forniscono dettagli curiosi sui modelli adottati nella gestione delle attività ittiche e del commercio delle perle, per secoli pilastri dell’economia del Qatar. Da una prospettiva a volo di uccello, ricordano dei pesci, disegnati con uno strumento metallico affilato. «Le navi avevano un ruolo importante nel patrimonio culturale dei popoli arcaici, che le consideravano un mezzo di trasporto simbolico per raggiungere l’aldilà», hanno aggiunto gli antichisti Frances Gillespie e Faisal Abdulla Al-Naimi. «Babilonesi ed Egizi sostenevano fortemente quest’idea. È possibile che queste riproduzioni richiamino una tradizione preistorica che ha poi dato il via a tutte le altre». Mentre gli studiosi continuano a indagare sul loro misterioso significato, i turisti possono osservarle da vicino e goderne della magia. Soprattutto all’alba e al tramonto, quando l’atmosfera si fa più suggestiva e il caldo non è poi così insopportabile.