Blitz di perquisizioni e interrogatori partiti in Belgio dopo l’inchiesta, aperta a luglio, su una presunta organizzazione criminale che si sarebbe infiltrata nel Parlamento europeo. A rivelarlo in esclusiva sono stati i giornali Le Soir e Knack, secondo cui al centro delle indagini ci sarebbero attività sospette, legate a sindacati e deputati, corrotti con denaro proveniente dal Qatar. L’attività comprendere anche riciclaggio di proventi dallo stesso Paese e al centro dell’indagine, per Le Soir, ci sarebbero quattro italiani. Tra loro anche l’ex europarlamentare del Pd Pier Antonio Panzeri. Tra i sospettati anche il segretario generale dei sindacati internazionali Luca Visentini, il direttore di una ong e un assistente parlamentare.

Knack: «Sequestrati 500mila euro a casa di Panzeri»
Il settimanale Knack ha rivelato che all’interno dell’abitazione di Pier Antonio Panzeri a Bruxelles sarebbero tati sequestrati 500mila euro in contanti. L’ex europarlamentare sarebbe stato interrogato in presenza del proprio avvocato, così come gli altri tre indagati. Adesso il tempo scorre ed entro 48 ore potrebbero essere chiamati davanti a un giudice e non è escluso il mandato d’arresto. Ma resta la presunzione d’innocenza, come sottolineano entrambi i giornali. Gli inquirenti avrebbero come obiettivo la ong Fight Impunity, guidata proprio da Panzeri, e che dal 2019 si occupa di «promuovere la lotta contro l’impunità per gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità». Ma secondo i due giornali proprio l’organizzazione sarebbe legata al Qatar, condannato dalla comunità internazionale per le violazioni dei diritti umani e le vicende legate ai lavoratori.
La Procura federale: «Uno Stato del Golfo cerca in influenzare l’Europarlamento»
A parlare è stata anche la Procura federale. Il portavoce Eric Van Duyse conferma: «Da diversi mesi gli inquirenti della polizia giudiziaria federale sospettano che uno Stato del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo. In particolare versando ingenti somme di denaro o offrendo ingenti doni a terzi con una posizione politica e/o strategica importante all’interno del Parlamento europeo». E dagli uffici del procuratore generale rincarano la dose: «La polizia giudiziaria federale ha effettuato 14 perquisizioni in diversi comuni di Bruxelles. In particolare a Ixelles, Schaerbeek, Crainhem, Forest e Brussels-City. Queste perquisizioni sono state effettuate nell’ambito di un’ampia indagine per presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro».
