Qatar 2022 Mondiali: «tifosi gay benvenuti, ma nessuna manifestazione d’affetto in pubblico»

Redazione
01/12/2021

Lo ha dichiarato Nasser Al-Khater, presidente del comitato organizzatore: «Tutti dovranno rispettare la nostra cultura e quella dei Paesi limitrofi».

Qatar 2022 Mondiali: «tifosi gay benvenuti, ma nessuna manifestazione d’affetto in pubblico»

A meno di un anno dall’inizio della Coppa del Mondo del 2022, ci sono molte perplessità riguardanti la gestione di alcune questioni da parte del Paese ospitante, il Qatar, dove sono ad esempio in vigore delle leggi anti-omosessualità, che prevedono fino a tre anni di carcere. In un’intervista esclusiva alla Cnn, il presidente del comitato organizzatore dei Mondiali Nasser Al Khater ha affermato che nessun membro della comunità Lgbt dovrebbe sentirsi minacciato durante la sua permanenza nel Paese. Ma questa sua “apertura”, in realtà, contiene uno schiaffo ai diritti umani. Al Khater ha infatti sottolineato che chiunque arriverà in Qatar, per evitare problemi, dovrà evitare manifestazioni d’affetto in pubblico.

Nasser Al Khater: «Tutti possono vivere la propria vita»

«Le manifestazioni pubbliche di affetto sono disapprovate. È l’unica indicazione da rispettare, per il resto tutti possono vivere la propria vita. E questo vale per tutti», ha dichiarato Nasser Al Khater nel corso dell’intervista concessa alla Cnn, durante la quale c’è stato qualche momento di tensione con la giornalista Amanda Davies. Insomma, a una domanda specifica sui baci scambiati in pubblico da tifosi gay, Al Khater si è salvato in calcio d’angolo (per usare il gergo calcistico), parlando di una “regola” del Paese, riguardante chiunque. «Il Qatar e i Paesi limitrofi sono molto conservatori e chiediamo ai tifosi rispetto. Siamo sicuri che lo faranno, così come noi rispettiamo le diverse culture, speriamo che lo sia anche la nostra». Insomma, niente effusioni, etero o omosessuali, sugli spalti e fuori dagli stadi.

Nasser Al Khater, l’invito a Josh Cavallo

Tutti, comunque, saranno al sicuro indipendentemente dal loro orientamento sessuale: «L’ho già detto e te ripeto. Tutti sono benvenuti e si sentiranno al sicuro qui. Siamo un Paese tollerante e ospitale». Al Khater ha approfittato dell’intervista per invitare in Qatar Josh Cavallo, calciatore protagonista di un recente coming out, il quale aveva detto che avrebbe avuto paura a giocare il Mondiale in un Paese arabo: «Lo invitiamo a venire, anche prima della Coppa del Mondo, per vedere com’è. Nessuno si sente minacciato qui, nessuno si sente poco sicuro in Qatar».