Qatar 2022, ai Mondiali il fuorigioco sarà semiautomatico
Dieci/dodici telecamere negli stadi, oltre a quelle delle tv. E animazione in 3D, per una decisione in massimo 20 secondi. Le cose da sapere.
L’Italia, com’è noto, non sarà presente ai prossimi Mondiali di calcio che si disputeranno tra novembre e dicembre in Qatar. Ma non mancheranno i motivi di interesse: gli appassionati rimarranno comunque incollati alla tv per seguire le partite, in attesa di giocate spettacolari da parte dei giocatori e magari incuriositi dall’ultima novità in arrivo. Quale? Il fuorigioco semiautomatico, che dopo alcuni test dovrebbe essere utilizzato nella rassegna mondiale dall’inusuale collocazione invernale. Manca solo l’ufficialità.
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Fuorigioco semiautomatico, come funzionerà
Come ha spiegato Sebastian Runge, responsabile tecnologia Fifa, il fuorigioco semiautomatico consiste in «dieci/dodici telecamere installate nello stadio, oltre a quelle delle tv», pronte a tracciare «18 “punti-dati” di ogni singolo giocatore, indicando la sua posizione in campo». Il numero di “punti-dati”, ha detto Runge, arriverà a 29, aumentando la precisione della rilevazione: «Stiamo tracciando tutto con 50 fotogrammi al secondo. Quindi, 50 volte al secondo sappiamo dove si trovano i giocatori. Facciamo lo stesso per la palla. Quindi sappiamo dove sono la palla e i piedi». Il fuorigioco semiautomatico farà ricorso all’animazione 3D, che aiuterà a visualizzare la risposta del sistema per arbitri e spettatori: l’obiettivo è non andare oltre i 20 secondi, per una decisione che la tecnologia comunicherà alla sala Var, la quale a sua volta contatterà l’arbitro.
Fuorigioco semiautomatico, è stato già testato
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il fuorigioco semiautomatico è stato testato in due partite del Mondiale per club 2021 in Qatar e, successivamente, nell’Arab Cup. Dopo il Mondiale di novembre-dicembre, la Fifa punta a introdurlo in altri tornei e campionati, prima di passare all’automatico completo, che garantirà un passaggio in meno rispetto al sistema precedente: la comunicazione arriverebbe direttamente agli arbitri in campo. Da capire quando ci sarà l’ufficialità, ma alla 136a assemblea dell’Ifab in programma oggi 13 giugno si parlerà proprio di questo.