Qatar 2022, furia dell’Iran contro Klinsmann

Redazione
27/11/2022

La federcalcio di Teheran ha chiesto le dimissioni di Jurgen Klinsmann dal panel Fifa: l’ex ct della nazionale Usa aveva criticato il comportamento di giocatori e staff iraniani durante il match contro il Galles. La partita contro gli Stati Uniti è già iniziata.

Qatar 2022, furia dell’Iran contro Klinsmann

La partita Stati Uniti-Iran è in programma martedì 29 novembre alle ore 20, ma è già iniziata. La federcalcio di Teheran ha infatti chiesto le dimissioni di Jurgen Klinsmann dal gruppo di studio tecnico della Fifa, dopo le accuse da parte dell’ex calciatore tedesco di aver condizionato l’arbitro durante la partita vinta 2-0 contro il Galles al Mondiale in Qatar.

Le critiche di Klinsmann e la risposta di Queiroz

Commentando la partita per la Bbc, Klinsmann aveva sottolineato che una serie di falli tattici e il comportamento dello staff tecnico iraniano durante la partita facevano parte di una strategia deliberata «per far perdere la concentrazione» agli avversari. Il ct iraniano, il portoghese Carlos Queiroz, ha risposto stizzito alle osservazioni di Klinsmann: « Per quanto io possa rispettare quello che hai fatto in campo, quei commenti sulla cultura iraniana, sulla nazionale iraniana e sui miei giocatori sono una vergogna». Queiroz ha invitato il tedesco a visitare il ritiro iraniano al Mondiale, sostenendo che sarà il benvenuto solo se nel frattempo si sarà dimesso dal suo ruolo nella Fifa. Richieste di dimissioni sono arrivate, come detto, anche dalla federcalcio iraniana, che in ogni caso pretende «chiarimenti» da parte del massimo organo calcistico mondiale.

Klinsmann vive da tempo negli States e ha allenato la Nazionale Usa

Klinsmann, che è tedesco, ha giocato a lungo per la Germania e dal 2004 al 2006 ha allenato la Mannschaft (era lui il ct quando l’Italia vinse 2-0 nel 2006). Dal 1998, anno in cui ha appesa le scarpe al chiodo, vive però negli Stati Uniti e, dal 2011 al 2016, ha anche allenato la nazionale a stelle e strisce. Insomma, tedesco doc ma innegabilmente legato agli States. Klinsmann, al centro della bufera, ha già provato a calmare gli animi: «Non ho mai criticato Queiroz o la panchina iraniana. Alcuni hanno persino pensato che stesse criticando l’arbitro, perché non ha fatto nulla per il modo in cui si comportavano in panchina. Tutto quello che ho descritto è stato il suo modo emotivo di fare le cose, che in un certo senso è ammirevole».

Mondiale Qatar 2022, furia dell'Iran contro Klinsmann, ex allenatore di Germania e Stati Uniti: cosa è successo.
Jurgen Klinsmann sulla panchina degli Stati Uniti (Getty Images)

Iran-Stati Uniti, una sfida che va oltre il calcio

Quella tra Iran e Stati Uniti, che deciderà la qualificazione agli ottavi del Mondiale, è una sfida che va oltre il calcio. E non perché la federcalcio Usa si è schierata a sostegno della rivolta delle donne iraniane, mostrando sui social la bandiera dell’Iran senza l’emblema della Repubblica islamica: seppur in modo diverso, anche i calciatori della rappresentativa mediorientale si sono schierati contro il regime di Teheran. Iran-Stati Uniti non è mai solo una partita di calcio perché ci sono fortissime tensioni tra i due Paesi.

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I calciatori statunitensi e iraniani prima della sfida di Francia 98 (Getty Images)

Nel 1998, a quasi due decenni dall’interruzione dei rapporti diplomatici a seguito della rivoluzione islamica, che tolse il potere allo scià filoamericano Rheza Palevi a favore della teocrazia di dell’ayatollah Khomeini, andò in scena al Mondiale di Francia uno storico match tra le due Nazionali: vinse 2-1 l’Iran, che pur eliminato nella fase a gironi si tolse la soddisfazione di chiudere il raggruppamento davanti ai rivali americani. «Noi non perderemo la partita. Tante famiglie dei martiri si aspettano la nostra vittoria. Vinceremo per loro», aveva detto prima del calcio d’inizio l’attaccante Khodadad Azizi.