«Woman Life Freedom». Lo slogan più ricorrente della protesta iraniana riecheggia anche in Qatar, dove la nazionale è impegnata al Mondiale. Oggi la seconda gara del suo percorso, con nuove polemiche e gesti di protesta per accendere ulteriormente i riflettori su quanto sta accadendo intorno a Teheran. E così dopo l’inno non cantato nel match d’esordio contro l’Inghilterra, oggi è toccato a tifosi e tifose, con maglie, bandiere e perfino trucchi del volto a disegnare lacrime insanguinate. Questo è quanto fatto da una ragazza che è stata fatta uscire dalla sicurezza anche a causa di una t-shirt con il nome di Mahsa Amini. E all’ingresso sono state decine le donne fermate perché indossavano maglie con lo slogan.

Cecconi su Agorà: «La polizia fa togliere le maglie della protesta»
Quanto accaduto prima di Galles-Iran, terminata 0-2 e valida per la seconda giornata del Mondiale, è passato quasi sottotraccia. A raccontarlo in Italia è stato il giornalista di Tg3 Jacopo Cecconi, in diretta su Agorà nel corso del pre-match: «C’è Iran-Galles e sapete che le donne iraniane hanno manifestato già nella prima partita con le magliette Woman Life Freedom. Ora all’ingresso dello stadio la polizia sta facendo togliere loro queste maglie, l’abbiamo verificato. Questo è uno scandalo non solo per il Qatar ma anche per la Fifa, la federazione che organizza questa manifestazione. Lo slogan significa Donne, Vita, Libertà. Quindi potrebbe essere uno spot e invece vengono fatte togliere, capite quale impatto ha».
La polizia qatariota sta facendo togliere le magliette “Women Life Freedom” alle donne iraniane che stanno andando allo stadio. @jacopocecconi @agorarai pic.twitter.com/NT3sRDk9rK
— Fulvio Paglialunga (@FulvioPaglia) November 25, 2022
La tifosa con la maglia Mahsa Amini fermata dalla sicurezza
Ma c’è almeno una tifosa che è riuscita a eludere i controlli e a fare il suo ingresso con una maglia che non è piaciuta alla sicurezza dello stadio in cui si disputava Galles-Iran. La mostra il giornalista del The Independent David Harding, che su Twitter mostra la foto di una giovane donna, truccata come piangesse sangue, intenta a mostrare una maglia con il numero 22 e il nome di Mahsa Amini, ragazza simbolo della protesta contro il governo iraniano. Nelle foto si vede la sicurezza che la blocca e le requisisce la t-shirt.
Iranian fan has shirt with name of Mahsa Amini removed by security at Iran v Wales game pic.twitter.com/8wstcZAqnQ
— David Harding (@DM_Harding) November 25, 2022
