Campioni d’Europa con il rischio di guardare i mondiali dal divano. È il destino dell’Italia che per andare in Qatar dovrà necessariamente passare dai play off. Era già successo quattro anni fa e il finale non fu per nulla felice. Il gruppo guidato all’epoca da Gian Piero Ventura agli spareggi sbatté sul muro Svedese e nel 2018 fu costretto al ruolo di spettatore della competizione iridata andata in scena in Russia. Adesso la storia si ripete, l’epilogo, invece, ci si augura sia diverso. Ma non sarà semplice. La rincorsa al torneo comincia questa sera al Renzo Barbera di Palermo, in uno stadio finalmente tornato al 100 per cento della capienza e tutto esaurito. Al cospetto dei ragazzi di Roberto Mancini, per la semifinale ci sarà Macedonia del Nord e se l’ostacolo non pare insormontabile, l’orizzonte è decisamente più temibile. Dall’altra parte, il tabellone propone infatti lo scontro tra Turchia e Portogallo, con i lusitani decisamente favoriti, nonostante qualche problema di formazione.
Ne deriva che se i pronostici verranno rispettati, il 29 marzo, in trasferta a causa del sorteggio, gli Azzurri si potrebbero trovare dinnanzi la truppa di Cristiano Ronaldo, non esattamente il più semplice dei clienti. Per questo, il commissario tecnico dovrebbe decidere di risparmiare i difensori Bonucci e Chiellini in vista del prossimo impegno, sostituendoli contro i balcanici con la coppia composta da Alessandro Bastoni e Gianluca Mancini.

Qatar 2022, ancora 17 posti da assegnare per il mondiale
Detto di Italia e Portogallo, in totale, i posti ancora da assegnare sono 17, tre in Europa. Chi in Qatar non ci andrà sicuramente è la Russia, nazione organizzatrice e rivelazione della passata edizione, in cui uscì ai quarti di finale eliminata dopo i calci di rigore dalla Croazia, e ora esclusa da tutti i tornei Fifa a causa della guerra condotta in Ucraina. Il massimo organo calcistico internazionale ha optato per la punizione più severa anche in seguito alle pressioni di Polonia, Repubblica Ceca e Svezia, inserite nello stesso raggruppamento. Queste avevano compatte minacciato di non scendere in campo nel caso in cui avessero dovuto affrontare la rappresentante della federazione. Rischio adesso annullato, così alla luce del provvedimento la Polonia è di fatto in finale e qui attende la vincente della sfida tra boemi e scandinavi. Nel Vecchio continente il restante pass finirà a una tra Galles, Austria, Scozia e Ucraina. Ma per assegnarlo bisognerà aspettare. La sfida tra le ultime per ovvie ragioni è stata infatti rinviata a data da destinarsi.

Qatar 2022, in Africa spiccano Egitto-Senegal e Nigeria-Ghana
Avvincente anche il quadro africano, dove una sola tra Egitto e Senegal accederà ai mondiali. È sostanzialmente la replica di quanto accaduto appena due mesi fa, con le compagini di fronte nell’atto finale del torneo continentale. Sarà ancora una volta derby dunque tra Mohamed Salah e Sadio Mané, entrambe stelle del Liverpool, con il primo che proverà a prendersi la rivincita sul secondo. Interessante anche il match tra il Camerun, altra formazione di grande tradizione, e l’Algeria vincitrice della Coppa d’Africa nel 2019. Come quello tra la Nigeria e il Ghana già protagoniste ai mondiali nelle scorse edizioni. Mali-Tunisia e Repubblica Democratica del Congo-Marocco mettono in palio i restanti due biglietti per il Qatar sui cinque destinati all’Africa.

Dal Sud America all’Asia, chi ancora spera di andare al mondiale in Qatar
In Sud America, dove la qualificazione si assegna attraverso un girone unico che premia le prime quattro, già certe del ticket Brasile e Argentina. Mentre Uruguay, Perù, Cile e Colombia si giocheranno gli altri due posti che garantiscono la qualificazione diretta. Alla quinta, toccherà invece lo spareggio intercontinentale contro una rappresentante di Oceania, Nord America o Asia. Qui a tenere banco è il gruppo in cui spiccano Arabia Saudita, Giappone e Australia: i posti sono due per tre squadre, mentre in Qatar ci saranno sicuramente Corea del Sud e Iran. Non dovrebbero avere problemi neppure Canada, Messico e Stati Uniti. Solo su eventuali spareggi possono contare, infine, Panama e Costa Rica.