Putin conferisce a Steven Seagal la medaglia dell’ordine dell’Amicizia

Redazione
27/02/2023

L'attore americano ha la cittadinanza russa dal 2016 ed è fermo sostenitore dell'invasione. Dal 2018 presta servizio come inviato speciale del ministero degli Affari esteri russo per le relazioni umanitarie con Stati Uniti e Giappone.

Putin conferisce a Steven Seagal la medaglia dell’ordine dell’Amicizia

Il presidente russo Vladimir Putin lunedì 27 febbraio ha conferito all’attore statunitense Steven Seagal, da anni sostenitore del Cremlino, la medaglia dell’Ordine dell’Amicizia, un riconoscimento assegnato a coloro che si impegnano per migliorare le relazioni internazionali della Russia, per il suo «immenso contributo allo sviluppo della cooperazione culturale e umanitaria internazionale», si legge sul sito web del governo.

Le polemiche per la visita alla prigione di Olenivka 

Seagal, 70 anni, ha ottenuto la cittadinanza russa nel 2016 (oltre a quella serba) e dal 2018 presta servizio come inviato speciale del ministero degli Affari esteri russo per le relazioni umanitarie con Stati Uniti e Giappone. Attualmente, stando a fonti vicine al Cremlino, sta lavorando a un documentario sulla guerra in Ucraina. Proprio per questo lo scorso agosto l’attore hollywoodiano aveva visitato in pompa magna il Donbass, provocando non poche polemiche. Nell’itinerario infatti era stata inclusa una tappa ai resti della prigione-lager di Olenivka, nel Donetsk, fatta esplodere causando la morte di almeno  50 prigionieri di guerra ucraini, alcuni appartenenti al battaglione Azov che aveva difeso Mariupol prima di arrendersi ai russi. Il conduttore tivù Vladimir Solovyov, vicinissimo al Cremlino, scrisse su Telegram che Seagal aveva «esaminato personalmente le prove, compresi pezzi di razzi americani, in grado di confermano i legami di Kyiv con l’omicidio di massa dei suoi stessi soldati». Seagal, che ha la tessera del partito pro-Putin Russia giusta, in passato ha definito il presidente russo «uno dei maggiori leader mondiali» e «quasi un fratello». A inizio dello scorso, ai microfoni di Fox News, aveva detto di considerare Russia e Ucraina «un’unica famiglia», alludendo a una fantomatica «entità esterna che spende enormi somme di denaro in propaganda per creare disaccordo tra i due Paesi». Nel 2017, a seguito della presa di posizione a favore di Mosca sulla Crimea, l’Ucraina gli aveva vietato l’ingresso nel Paese per cinque anni, in quanto autore di azioni socialmente pericolose.

La richiesta di sanzioni da parte della Us-Europe Sanctions Coalition

Per queste sue posizioni, a gennaio, la Us-Europe Sanctions Coalition, un gruppo che comprende importanti membri del Congresso degli Stati Uniti, europarlamentari e parlamentari ucraini, aveva scritto al ministro degli Affari esteri svedese Tobias Billström (allora presidente di turno del Consiglio dell’Ue), chiedendo di inserire tra le persone sanzionate dall’Occidente anche Seagal proprio per il suo sostegno all’invasione e all’occupazione russa dell’Ucraina.

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