Il presidente Vladimir Putin ha annunciato l’annessione delle quattro regioni ucraine occupate dove nei giorni scorsi si sono tenuti i referendum per entrare a far parte del territorio russo. Davanti alle telecamere e in diretta televisiva, ha firmato i decreti con i quali gli oblast di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhya e Kherson passano sotto il diretto controllo di Mosca. Kiev, così come la maggior parte della comunità internazionale, ha più volte definito la consultazione «una farsa» e fatto sapere che non la riconoscerà.
Putin annuncia l’annessione delle quattro regioni ucraine
«La gente ha fatto la sua scelta con i referendum in Ucraina, è la volontà di milioni di persone. Ora ci sono quattro nuove regioni in Russia, i loro abitanti diventeranno per sempre cittadini russi. Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a disposizione», ha esordito il capo del Cremlino. Parole che fanno temere un’escalation del conflitto perché qualunque attacco in Donbass o nelle altre due aree verrà ora considerato come un affronto alla Russia stessa. Anche se, poco dopo, ha affermato di non volere un ritorno all’URSS e invitato l’Ucraina a rispettare la volontà popolare: «Kiev cessi il fuoco e torni al tavolo del negoziato, noi siamo pronti».
Il presidente cita l’Italia parlando delle sanzioni
Il leader del Cremlino si è quindi rivolto all’Occidente, accusandolo di star cercando una nuova occasione per indebolire e distruggere la Russia e di essere ossessionato dall’esistenza di un paese così grande che ha riconquistato il suo posto nel mondo dopo gli anni Novanta, quando «la gente moriva di fame».
Quello dell’Occidente, secondo lui, «è un delirio, un inganno vero e proprio». Menzognere le promesse di non espansione della NATO, ha continuato, ed evidenti le volontà di ridurre la Federazione russa ad una colonia: «Con tutte queste regole false, la Russia non ha intenzione di vivere. Non ci parlino di democrazia». E ha attaccato Washington affermando che «pretendono da Germania, Italia e altri paesi nuove sanzioni contro di noi».
Sull’arma nucleare: «L’America ha creato un precedente»
Riguardo infine alla possibilità di fare ricorso all’arma nucleare, il presidente russo ha ricordato che «sono stati gli Usa a sganciarla, per due volte, in Giappone, creando un precedente».