Putin minaccia: «Con Erdogan valuteremo riduzione di grano verso l’UE»

Debora Faravelli
07/09/2022

L'accusa del leader russo all'Occidente, che è tornato ad attaccare le sanzioni, è quella di non fornire grano ai paesi più poveri. 

Putin minaccia: «Con Erdogan valuteremo riduzione di grano verso l’UE»

Intervenuto al forum economico di Vladivostok, il presidente russo Vladimir Putin è tornato ad attaccare le sanzioni comminate dall’Occidente definendole «una scelta miope» e «un pericolo per il mondo intero». Una politica che secondo lui è in corso da decenni – ha mancato di menzionare il motivo per cui è stata imposte, ovvero l’aggressione all’Ucraina – e che non impedirà al suo paese di crescere e stringere nuovi accordi commerciali.

Putin sulle sanzioni occidentali e la minaccia sul grano

Nel suo discorso, il numero uno del Cremlino ha evidenziato come le mosse occidentali siano «un tentativo aggressivo di imporre il proprio dominio sul mondo». Una strategia che a suo dire non starebbe però funzionando, dato che gli equilibri del pianeta si stanno spostando verso l’area del Pacifico: «I suoi paesi sono diventati nuovi centri di crescita economica e tecnologica, punti di attrazione per il personale, i capitali, la produzione».

Vladimir Putin (Getty Images)

Invece, ha continuato, la qualità della vita in Europa «è stata sacrificata alla dittatura degli Stati Uniti». A suo dire l’Occidente ha infatti messo in discussione alcuni dei fondamentali del sistema economico globale e la fiducia nel dollaro, nell’euro e nella sterlina ne è uscita indebolita. E la situazione peggiorerà ancora, ha minacciato, perché «i problemi per i rifornimenti di cibo si intensificheranno e una catastrofe umanitaria è all’orizzonte».

Questo perché, secondo lui, i paesi più sviluppati non stanno inviando cereali a quelli in via di sviluppo, cosa che lo costringerà a valutare l’ipotesi di cambiare le rotte del grano. «Mi consulterò con il presidente turco Erdogan su questo argomento perché, escludendo la Turchia come mediatore, praticamente tutto il grano che lascia l’Ucraina non va nei Paesi più poveri ma in Europa».

Al contrario, in Russia, «l’inflazione raggiungerà il 12 per cento quest’anno ma il prossimo scenderà ai livelli previsti». Pur senza negare l’esistenza di problemi in alcune regioni e per alcuni settori economici, ha ribadito il suo impegno a continuare a supportare l’economia del suo paese e a difendere gli interessi nazionali.

Vladimir Putin (Getty Images)

Putin sulla guerra in Ucraina

Putin ha poi spostato il focus sulla guerra in Ucraina tornando a definirla un’«operazione militare speciale». Per lui, la Russia ha quindi deciso di rispondere militarmente «per aiutare la popolazione del Donbass» e «rafforzare la nostra sovranità» e non di invadere un territorio (non ha accennato all’attacco, avvenuto nei primi giorni del conflitto, alla capitale ucraina Kiev). Quindi la conclusione: «Non abbiamo perso e non stiamo perdendo nulla a causa dell’operazione speciale. E, se l’economia globale attraversa un periodo difficile, la logica della cooperazione vincerà sicuramente».