Il tribunale penale internazionale dell’Aia venerdì 17 marzo ha emesso due mandati di arresto per Vladimir Putin e la commissaria per i diritti dei minori del Cremlino Maria Alekseyevna Lvova-Belova, per «deportazione illegale» di bambini ucraini. Secondo i giudici istruttori della corte ci sono «ragionevoli motivi per ritenere che ciascun sospettato sia responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale e trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa, a danno dei bambini ucraini». I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022. I giudici hanno deciso di rendere pubblici i mandati per «contribuire a prevenire» l’ulteriore reiterazione di tali reati.
Mosca non riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale dell’Aia
Dal canto suo Mosca ha affermato di non riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale. «Le decisioni della Corte penale internazionale non hanno alcun significato per il nostro Paese, nemmeno dal punto di vista legale», ha commentato sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Per Kyiv, invece, si tratta di una decisione «storica». «Continuiamo la stretta collaborazione con la Cpi nei casi di deportazione forzata di bambini ucraini. Oltre 40 volumi di fascicoli, più di 1000 pagine di prove già condivise con la Corte», ha scritto su Twitter il procuratore generale dell’Ucraina, Andrij Kostin. Aggiungendo: «In Ucraina si sta indagando su oltre 16 mila casi di deportazione forzata di bambini. Temiamo che i numeri reali possano essere più alti. La Russia sta letteralmente facendo a pezzi il nostro futuro. Faremo del nostro meglio per riportare i bambini a casa e ritenere responsabile ogni autore degli orrendi crimini».
An arrest warrant for Putin is out! @IntlCrimCourt has issued arrest warrants against the President of the Russian Federation—Vladimir Putin & the Russian Commissioner for Children's Rights—Lvova-Belova, for the unlawful deportation and unlawful transfer of 🇺🇦 children. 1/4 pic.twitter.com/udJ4fV0OlE
— Andriy Kostin (@AndriyKostinUa) March 17, 2023
Almeno 6 mila bambini ucraini transitati da campi di rieducazione russi
Secondo un rapporto dello Yale Humanitarian Research Lab, finanziato dal Dipartimento di Stato americano pubblicato lo scorso febbraio almeno 6 mila bambini ucraini (dall’età di quattro mesi in su) sono transitati dai “campi di rieducazione” russi nell’ultimo anno. In diverse centinaia, sottolinea il dossier, sono stati trattenuti per settimane o mesi oltre la data prevista per il ritorno. A questi occorre inoltre aggiungere i tanti bambini di cui sono state perse del tutto le tracce. La Russia, inoltre, avrebbe anche accelerato l’adozione e l’affido di questi bambini provenienti dall’Ucraina.