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Brigitte Macron dice no al pronome neutro iel

L’inserimento nel Petit Robert del neologismo, contrazione di il e elle e usato per definire le persone non binarie, è stata criticata da linguisti, ministri e persino dalla première dame.

19 Novembre 2021 10:2219 Novembre 2021 10:26 Redazione
brigitte macron contro il pronome neutro iel

L’edizione digitale del dizionario francese Le Petit Robert lo scorso ottobre ha inserito tra i suoi termini il pronome neutro “iel” – contrazione di “il” e “elle” – seguito dalla definizione: «Pronome personale della terza persona singolare e plurale utilizzato per riferirsi una persona al di là del genere».

La genesi del pronome neutro iel e la comunità LGBTQ+

Lo ‘iel’ è un neologismo inventato e utilizzato dalla comunità LGBTQ+ per definire le persone non-binarie (al plurale iels e ielles) e che quindi non si riconoscono nel pronome maschile né in quello femminile. Il suo corrispondente nella lingua inglese è “they”. La decisione, che come ha spiegato la casa editrice è giustificata dall’uso sempre più frequente del pronome, ha però sollevato diverse critiche da parte dei linguisti e non solo.

Contro l’inserimento nel dizionario anche Brigitte Macron

Per il momento lo iel non sarà presente nell’edizione cartacea, ma il dibattito che si è sollevato in Francia ha anche infiammato la politica. La ministra per le Pari opportunità, Elisabeth Moreno, ha definito la decisione di Le Robert «un progresso per le persone che vogliono riconoscersi in questo pronome. Non capisco cosa possa togliere a coloro che non lo utilizzano». Critico invece il ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer. «Il femminismo è una giusta causa, ma non dobbiamo triturare la lingua francese, che è già abbastanza complessa così com’è. Va bene femminilizzare i nomi delle professioni, ma le modifiche improvvise non vanno bene», ha commentato trovando il sostegno della Première Dame, Brigitte Macron. La moglie del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, ex professoressa di francese, ha infatti sottolineato che «la lingua francese è così bella e i pronomi vanno benissimo così». L’inserimento nel celebre dizionario del pronome neutro è stato criticato con fermezza anche dal deputato di En Marche François Jolivet che ha definito l’iniziativa come «molto infelice» e ha inviato una lettera all’Académie Française, «guardiana della lingua», per sollecitarla a esprimersi sulla questione.

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