Sarà un caso ma con l’arrivo del centrodestra al potere i profili fake dei politici hanno ripreso vigore, tra i più attivi quelli dei ministri Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida con la new entry Matteo Salvini. I parody account si presentano in Rete, principalmente su Twitter, con nomi simili all’originale o mettendo in evidenza, accanto al nome, il termine Parody. In teoria non si può confondere il fake dal vero, nella realtà non sempre è così. A volte rilanciano proposte strampalate, altre verosimili che possono indurre all’inganno.
La polemica tra Crosetti
Ultima vittima eccellente della parodia in Rete è stato il ministro della Difesa travolto, suo malgrado, da molte polemiche. Tutto è partito dal tweet del suo alter ego social, Guido Crosetto ministro della Difesa Parody, pubblicato il 15 maggio: «Ai miei tempi c’era il servizio militare obbligatorio. Un’esperienza che mi fece diventare uomo. Ora c’è una guerra da vincere, ma i nostri giovani sono impreparati e/o deviati. Con @giorgiameloni introduciamo la leva obbligatoria e chi si rifiuta verrà considerato un disertore….».
Ai miei tempi c’era il servizio militare obbligatorio. Un’esperienza che mi fece diventare uomo. Ora c’è una guerra da vincere, ma i nostri giovani sono impreparati e/o deviati.
Con @GiorgiaMeloni reintroduciamo la leva obbligatoria e chi si rifiuta verrà considerato un… pic.twitter.com/y3YRgFnFLd— Guido Crosetto Ministro della Difesa parody (@GuidoCrosett) May 15, 2023
Un post che ha scatenato migliaia di commenti, e più di 150 mila interazioni. Tanto è bastato al ministro, quello ufficiale, per essere sommerso dalle critiche. Il diretto interessato, quello vero, si dice «non infastidito dalla parodia», e si sa che è uno che sa stare allo scherzo, ma chiede un intervento «perché centinaia di persone pensano sia un account vero, nei tweet non si legge la parola ‘parody’».
I precedenti eccellenti: da Gianni Kuperlo ai Moniti di Re Giorgio
Ma Crosetto è solo una delle tante vittime della parodia social. In principio fu Gianni Cuperlo, il noto esponente del Partito Democratico, diventato sul famoso social network, Kuperlo con la K, uno dei primi ad avere un profilo parodia, scambiato spesso, da giornalisti e colleghi, per quello ufficiale. Poi sono arrivati D’Alema er massimo, Renzo Mattei, Virginia Reggi, Luigi Di Mario Monti, fino all’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con il profilo i Moniti di Re Giorgio. Il governo gialloverde sugli account fake andò letteralmente in tilt tra le boutade di Matteo SaIvimi e Luigi di Malo.
Lollo parody fa centro
Nell’era Meloni, non può mancare l’account fake del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, che nella sua bio scrive «ministro della Foresta e del Salame (metà cognato, metà ministro)» e conta più di 10 mila follower. Gran difensore del ‘ceppoitalico’, dal suo profilo parodia twitta quasi ogni giorno commentando le notizie di attualità in chiave satirica. Giorni fa, dal suo account parody, ha lanciato Flavio Briatore direttore dell’Agenzia Nazionale per il Turismo «dopo attenta disamina sull’assenza di conflitti di interessi. Briatore è uomo di specchiata onestà 👏».
È con grande piacere che vi comunico che Flavio Briatore ha accettato umilmente l’invito della Santanchè a ricoprire l’incarico di Direttore dell’Agenzia Nazionale del Turismo, dopo attenta disamina sull’assenza di conflitti di interessi. Briatore è uomo di specchiata onestà 👏 pic.twitter.com/J8EBtcTSHu
— Francesco Lollobrigida parody (@Barbarab1974FAN) May 13, 2023
I più attenti hanno sgamato lo scherzo, ma molti ci sono cascati. Lollo fake insomma ha fatto centro. La parodia non risparmia la premier Giorgia Meloni che può contare sull’account Giorgia Meloni presidente del Consiglio. «Decisa come Margaret Thatcher, scrupolosa come Angela Merkel, attraente come Evita Peron, sono io Giorgia er meglio !» si legge nella bio. Sembrava invece sparito dalle parodie Matteo Salvini, che vantava numerosi profili fake, e invece tra marzo e aprile ne sono spuntati due, ancora non segnano grandi numeri ma promettono bene. Uno è Matteo Salvini Parody, Vicepresident*, Capitone della Lega Nord, Assaggiatore ufficiale della cucina italiana, questa la sua bio fake, l’altro è invece Matteo Salvini vice primo ministro parody che non poteva non commentare il tweet in cui il ministro metteva sullo stesso piano alluvione e sconfitta del Milan. «Abbiamo denunciato questa mattina al commissariato di polizia nr° 49 di Milano l’intrusione da parte di sconosciuti negli uffici di via Bellerio. I mascalzoni approfittando dei computer accesi hanno messo in rete un tweet vergognoso dal mio profilo twitter. Spero che vengano presi».
Abbiamo denunciato questa mattina al commissariato di polizia nr°49 di Milano l'intrusione da parte di sconosciuti negli uffici di via Bellerio.
I mascalzoni approfittando dei computer accesi hanno messo in rete un tweet vergognoso dal mio profilo twitter.
Spero che vengano presi pic.twitter.com/QjRbashfZE— Matteo Salvini vice primo ministro parody (@ArwinJSeaman) May 17, 2023
*Romana Ranucci è autrice con Sara Dellabella di Fake Republic, la satira politica ai tempi di Twitter (ed. Ponte Sisto).