I giornalisti non saranno più ammessi nell’aula dove il 19 giugno comincerà il processo per terrorismo a carico di Alexey Navalny. L’attivista, già agli arresti, ora rischia fino a 35 anni di carcere. Lo riporta il sito Mediazona che cita il capo ufficio stampa del tribunale di Mosca Vadim Polezhaev. Le udienze si terranno nella colonia penale numero 6 della regione di Vladimir dove Navalny sta scontando la pena per precedenti condanne.
Le trasmissioni video interrotte
Finora i cronisti potevano assistere alle udienze solo dopo aver consegnato alle autorità tutti i dispositivi elettronici, compresi i cellulari. In alternativa era possibile seguire il dibattimento in video, da una stanza vicina. In un’occasione però la trasmissione era stata più volte interrotta e le ultime parole di Navalny semplicemente tagliate senza alcuna spiegazione. Ora, come ha spiegato Polezhaev, le regole sono cambiate: i giornalisti potranno seguire il processo solo ed esclusivamente via video.
Le eccezioni al processo Navalny
Si tratta solo dell’ultima eccezione del processo a carico di Navalny. Solitamente, per chi è già agli arresti, le udienze infatti si tengono in un centro di custodia cautelare nei pressi del tribunale. Celebrarlo in una colonia penale è estremamente raro, e non è mai accaduto nei tribunali moscoviti. Inoltre, non essendo coperto da segreto di Stato, chiunque, oltre alla stampa, avrebbe il diritto di assistere a questo processo.