Bisognerà aspettare un altro mese e mezzo prima di avere un responso in tribunale dall’inchiesta Prisma. Oggi, lunedì 27 marzo, è scattato infatti il rinvio al prossimo 10 maggio dell’udienza preliminare, a causa delle valutazioni sulle richieste delle parti civili depositate al tribunale di Torino. Il caso plusvalenze legato alla Juventus, quindi, non vive una giornata di grosse novità. Da valutare ci saranno sia la richiesta di rinvio a giudizio del club sia quella dei 12 indagati, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli e i dirigenti Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Ma contemporaneamente il Gup dovrà valutare la richiesta presentata dalla difesa relativa allo spostamento del processo da Torino a Milano o a Roma per competenze territoriali.
Gli avvocati bianconeri: «Piena regolarità procedurale»
Maurizio Bellacosa, avvocato della Juventus, si è presentato di fronte ai giornalisti al termine dell’udienza preliminare: «Siamo nella piena regolarità procedurale. Alcune parti civili hanno chiesto la citazione di due società, Juventus e Ernst&Young, come responsabile civile per chiedere i danni rispetto ai fatti commessi dai loro amministratori e dirigenti. Il giudice ha preso atto e ha disposto l’accettazione per l’udienza del 10 maggio. Aspettiamo quella data per i passaggi successivi. Completata la fase della costituzione delle parti, si aprirà la fase delle eccezioni preliminari e la prima è quella della competenza territoriale».

Una trentina di azionisti si sono costituiti parte civile
Tra le istanze presentate in mattinata per cui è stata rinviata l’udienza ce n’è una del Codacons, per conto di una trentina di piccoli azionisti. Questi ultimi si sono costituiti parte civile e hanno chiesto i danni alla Juventus. Sarà il Gup, valutata la richiesta di risarcimento e le prove depositate, a dover accogliere o respingere l’istanza. Resta però il nodo della competenza territoriale. La questione non è stata dibattuta oggi e non è chiaro se si affronterà nell’udienza preliminare del 10 maggio.
Assenti in aula i 12 imputati
Nessuno dei 12 imputati si è presentato in aula. Si pensava che il presidente Andrea Agnelli e gli altri ex dirigenti avrebbero partecipato, ma non è stato così. Al loro posto, i rispettivi avvocati. E a mancare sono stati anche i vertici di Agenzia delle entrate e Figc, mentre era presente la Consob.
