Lisa Marie Presley, unica figlia del re del rock’n’roll Elvis, è morta a soli 54 anni il 12 gennaio, a causa di un infarto. Dopo l’apertura del testamento, si prospetta una battaglia legale per l’eredità milionaria. Secondo la madre Priscilla (sposata con Elvis dal 1967 al 1973), rimasta a bocca asciutta a favore delle nipoti, il documento sarebbe stato contraffatto: dito puntato contro una modifica al documento risalente al 2016, di cui non era a conoscenza.

Priscilla non era a conoscenza della modifica
Fino alla sua scomparsa, era stata la madre Priscilla Presley a occuparsi delle finanze di Lisa Marie. Ma dal testamento, e in particolare da una modifica di cui non era a conoscenza, è risultato che Graceland, cioè la grande tenuta di famiglia a Memphis acquistata da Elvis nel 1957 per 100 mila dollari e che oggi vale 500 milioni, andrà alle tre figlie di Lisa Marie: Riley Keough (oggi attrice), 33 anni, nata dalla relazione con Danny Keough, e le gemelle di 14 anni Harper Vivienne e Finley, frutto del matrimonio con l’ex marito Michael Lockwood. In particolare, quella che più beneficerà del testamento sarà Riley, dato che la madre gli ha lasciato il compito di gestire tutte le sue finanze e proprietà.

«La firma di mia figlia sembra contraffatta»
La modifica estromette Priscilla dal fondo fiduciario che amministra tutti i beni di Lisa Marie. La gestione, in base all’emendamento del 2016, sarebbe spettato ai suoi figli maggiori: Riley e Benjamin Keough, essendo quest’ultimo morto suicida nel 2020, il compito spetta dunque interamente alla prima. La cosa non è andata giù a nonna Priscilla, che avrebbe già presentato al tribunale di Los Angeles i documenti necessari per impugnare la modifica, sicura che il documento non sia autentico. Per tre motivi, ha spiegato Priscilla stessa al magazine Rolling Stone: non ne era a conoscenza, il nome Priscilla conterrebbe un errore di ortografia e la firma di Lisa Marie sarebbe diversa da quella abituale: «Il documento non ci è mai stato consegnato quando Lisa Marie era in vita. Se queste erano le sue volontà perché non manifestarle prima? E poi il documento risulta non autenticato e la stessa firma di mia figlia sembra incoerente. Forse contraffatta».