Tra i temi che il Principe Carlo d’Inghilterra ha più a cuore ci cono quelli legati all’ambiente. Proprio nell’ottica di ridurre l’inquinamento e migliorare l’impatto ambientale delle industrie Carlo vuole anche guidare una svolta industriale nel settore della moda. Quello della moda è tra i settori più inquinanti in assoluto e Carlo ha lanciato un’iniziativa che mette insieme richieste ormai mature di mercato con la necessità di cambiare la cultura del consumo.
Il Principe Carlo vuole una moda a basso impatto ambientale
In questo senso l’erede al trono inglese ha fondato la Fashion Taskforce (nell’ambito della sua Smi, Sustainable Markets Initiative), ha chiamato l’olimpo della moda, si è affidato a chi l’innovazione ce l’ha nel Dna e, nella consapevolezza che i cambiamenti si fanno un passo alla volta, ha chiesto di portare idee e realizzarle.
Carlo ha lanciato un’iniziativa nell’ambito della ‘Fashion Taskforce’ voluta dallo stesso erede al trono britannico per esplorare, studiare, proporre, un percorso più sostenibile per la moda, che è tra i settori industriali più inquinanti. Si tratta della promozione di un certificato digitale che racconta la storia di ogni capo di abbigliamento, ne permette la tracciabilità, ma soprattutto risponda al «diritto delle persone di sapere se ciò che comprano è creato in modo sostenibile».
Carlo d’Inghilterra presenta il Digital ID
L’evento è servito per presentare il Digital ID, un vero e proprio passaporto digitale che accompagna ogni capo, portando con sè tutte le informazioni necessarie ad allungarne il ciclo vitale.
Secondo Carlo «Le persone hanno il diritto di sapere se ciò che comprano è creato in modo sostenibile e abbiamo la responsabilità di dirglielo, perché crediamo veramente nei principi condivisi di trasparenza, responsabilità e applicazione. La moda è uno dei settori più inquinanti del mondo, ma questo nuovo Digital ID mostra come il business sia impegnato in un cambiamento significativo e misurabile. Si tratta di fornire ai clienti le informazioni di cui hanno bisogno per fare scelte più pulite, sane e sostenibili. Dimostra che il business non si limita a parlare di questi problemi, ma che è passato all’azione».
«Abbiamo una responsabilità enorme nei confronti delle generazioni di chi non è ancora nato». Ha concluso l’erede al trono britannico raccontando di quanto la strada percorsa con determinazione non permetta di tornare indietro.