Nuova provocazione del fondatore della Wagner Evgeny Prigozhin nei confronti dei vertici dell’esercito russo. L’imprenditore infatti ha invitato ufficialmente il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu a raggiungere Bakhmut, la città del Donbass teatro da mesi di scontri violentissimi. La lettera dello chef di Putin è stata pubblicata il 12 maggio dal suo ufficio stampa su Telegram.

L’invito di Prigozhin a Shoigu: «Valuta in modo indipendente la situazione»
«Data la difficile situazione operativa, nonché la tua pluriennale esperienza nelle operazioni di combattimento», scrive Prigozhin, «ti chiedo di raggiungere Bakhmut, che è sotto il controllo delle unità paramilitari della Federazione Russa, e valutare in modo indipendente la situazione attuale». Nella lettera viene ricordato che i mercenari della Wagner al momento controllano il 95 per cento della città e continuano a combattere anche se «il nemico ha lanciato una serie di contrattacchi riusciti». Giovedì sempre Prigozhin aveva dichiarato che le unità dell’esercito regolare russo nei pressi di Bakhmut stavano perdendo posizioni senza combattere.

Gli attacchi del leader della Wagner al ministero della Difesa russo e all’esercito
Continua così il conflitto a distanza tra l’imprenditore ormai considerato da molti al Cremlino fuori controllo e il ministero della Difesa. A inizio maggio, Prigozhin aveva pubblicato su Telegram un video in cui offendeva pesantemente Shoigu per i mancati rifornimenti di munizioni alla Wagner. Arrivando poi a minacciare di lasciare Bakhmut entro il 10 maggio. Dopo le rassicurazioni del ministero della Difesa i toni sembravano essersi abbassati. Poi, il 9 maggio, il fondatore della Wagner era tornato all’attacco dichiarando non solo che Mosca non aveva mantenuto la promessa di inviare munizioni al gruppo mercenario – la Wagner, ha tuonato, è stata «ingannata» – ma anche che le truppe regolari erano fuggite dalla città. Lo stesso giorno inoltre in uno dei suoi appelli aveva menzionato un «nonno felice» da cui dipende il futuro della Russia. Un ‘nonno’ che pensa di essere nel giusto ma che potrebbe rivelarsi «un completo stronzo».
LEGGI ANCHE: Gli affari della famiglia Prigozhin
LEGGI ANCHE: I piani di Prigozhin per controllare il partito Russia Giusta