La Russia non accetterà il tetto sul prezzo del petrolio. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Stiamo valutando la situazione. Sono stati fatti alcuni preparativi qualora si fosse presentata questa situazione. Non accetteremo il price cap e vi informeremo su come sarà organizzato il lavoro una volta che sarà terminata la valutazione». Stati Uniti, Unione europea, G7 e Australia hanno deciso di applicare un massimale di 60 dollari al barile al petrolio che viene esportato dalla Russia. «Stiamo raggiungendo il nostro obiettivo, l’economia della Russia verrà distrutta, pagherà e sarà responsabile di tutti i suoi crimini», ha detto il capo dello staff presidenziale ucraino Andrey Yermak. «Tuttavia, avremmo dovuto abbassare il tetto a 30 dollari per distruggerla più velocemente».

Il Cremlino: «L’Occidente sta cercando di ridefinire i principi alla base del libero mercato»
«Nascondendosi dietro nobili principi, gli strateghi di Washington mantengono un muro di silenzio sul fatto che i disequilibri dei mercati dell’energia scaturiscono dalle loro azioni maligne, a partire dalle sanzioni contro la Russia e il bando di importazioni di energia dal nostro Paese», riporta una nota diffusa dal Cremlino. «Con la tenacia richiesta a migliori obiettivi, l’Occidente collettivo sta cercando di ridefinire i principi alla base del libero mercato. Passi come questo inevitabilmente si ripercuoteranno in una maggiore incertezza e in costi più alti, per i consumatori, per le materie prime. E d’ora in poi, nessun Paese sarà immune all’introduzione di price cap di ogni tipo sulle sue esportazioni». Parlando con i giornalisti, Peskov ha inoltre annunciato che il presidente Vladimir Putin visterà il Donbass: «Questo accadrà. È una regione della Federazione russa».

Ursula von der Leyen: «L’accordo ridurrà in modo significativo le entrate della Russia»
Il tetto è stato fissato a 60 dollari al barile dopo che la Polonia, intenzionata a spingere per un tetto più basso, aveva ritirato la sua obiezione alla proposta europea. «L’accordo dell’Ue sul tetto al prezzo del petrolio, coordinato con il G7 e altri partner, ridurrà in modo significativo le entrate della Russia, ci aiuterà a stabilizzare i prezzi globali dell’energia, a beneficio delle economie emergenti di tutto il mondo, e sarà regolabile nel tempo così da poter reagire agli sviluppi di mercato», ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Secondo il portavoce del consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, «il price cap aiuterà a limitare la capacità della macchina da guerra di Vladimir Putin».