Prestazione occasionale: dall’INPS le indicazioni sulle novità per il 2023

Le novità contenute nella manovra economica.

Prestazione occasionale: dall’INPS le indicazioni sulle novità per il 2023

Con la legge di bilancio 2023 si è estesa la possibilità di accesso per le aziende ai contratto telematici – gli ex voucher lavoro – per il lavoro occasionale. Sul tema si è espresso anche l’INPS, comunicando nella circolare di istruzioni 6-2023 riguardante le prestazioni occasionali modificate che è già in corso l’implementazione della piattaforma telematica con quanto deciso dal piano di spesa del governo. Vediamo dunque le novità per il 2023.

Con la nuova legge di bilancio vengono modificate le regole per la prestazione occasionale: tutte le novità per il 2023.
Cameriera al lavoro – (Pixabay)

Prestazione occasionale: le novità per il 2023

In base a quanto previsto dalla legge di bilancio 2023, sono molte le novità per quanto riguarda la prestazione occasionale. Entrando più nel dettaglio:

  • è stato esteso a 10mila euro l’importo massimo di compensi annuali erogabili dal singolo utilizzatore alla totalità dei prestatori per tutti coloro che utilizzano il Libretto Famiglia e il contratto di prestazione occasionale;
  • il contratto di prestazione occasionale può essere utilizzato da coloro che hanno alle proprie dipendenze fino a dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato;
  • viene in parte abrogato il regime particolare previsto per le aziende alberghiere e le strutture ricettive del turismo. Queste seguiranno, dunque, le regole previste per tutti gli altri utilizzatori;
  • i nuovi limiti economici, 10mila euro, vengono estesi anche alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club e simili, di cui al codice Ateco2007 93.29.1.;
  • è stato imposto un divieto generale di utilizzo del contratto di prestazione occasionale da parte delle imprese che operano nel settore agricoltura.
Con la nuova legge di bilancio vengono modificate le regole per la prestazione occasionale: tutte le novità per il 2023.
Agricoltore lavora nei campi – (Pixabay)

Prestazione occasionale nel settore dell’agricoltura

Doverosa specifica è prevista per la prestazione occasionale nel settore dell’agricoltura per il quale è stato previsto un regime sperimentale per tutto il 2023 e il 2024. In base a quest’ultimo, le aziende potranno fare ricorso alle prestazioni occasionali per un massimo di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore, che apparteniene a specifiche categorie, nel rispetto degli obblighi amministrativi. Entrando più nel dettaglio, il contratto di prestazione occasionale in agricoltura:

  • potrà essere utilizzato per pensionati, disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali o del Reddito di cittadinanza, studenti fino a 25 anni, detenuti ammessi al lavoro all’esterno, che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti (con eccezione per i pensionati);
  • potrà avere una durata massima di dodici mesi, con limite di 45 giorni di effettivo lavoro;
  • il datore di lavoro, prima dell’inizio del rapporto, deve acquisire un’autocertificazione resa dal lavoratore sui requisiti soggettivi richiesti;
  • c’è l’obbligo per i datori di lavoro agricoli di dare previa comunicazione del contratto al competente Centro per l’impiego;
  • il compenso per prestazioni di lavoro occasionale in agricoltura è esente da qualsiasi imposizione fiscale, non incide sullo stato di disoccupazione ed è cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico.

Inoltre, qualora dovessero essere superate le 45 giornate di lavoro occasionale, il contratto del dipendente viene in automatico trasformato in contratto a tempo indeterminato, con l’azienda che dovrà pagare sanzioni da 500 a 2.500 euro per ogni giornata di violazione.