Nuovo appuntamento con Riccardo Iacona e le inchieste di PresaDiretta. Stasera 13 marzo, alle 21.25 su Rai3, il racconto si concentrerà sulla plastica, materiale che ha cambiato la vita quotidiana dell’uomo tanto quanto l’ambiente che lo circonda. Dalla produzione allo smaltimento, l’inchiesta di viale Mazzini intende raccontare il lungo processo che troppo spesso porta all’inquinamento di acque, aree naturali e persino del nostro sangue. Come sempre, la trasmissione si avvarrà del parere di esperti e di documentazioni specifiche per analizzare il problema nel minimo dettaglio. La visione sarà disponibile in streaming sul sito o tramite l’app RaiPlay, dove è possibile trovare anche le puntate precedenti della stagione.

PresaDiretta, le anticipazioni di stasera 13 marzo 2023 su Rai3
I dati dell’inquinamento da plastica e la situazione in Turchia
La puntata di oggi partirà da una recente e sconcertante scoperta. Gli scienziati hanno rinvenuto, per la prima volta nella storia, tracce di plastica nel sangue umano. Una notizia shock che ha fatto tornare ancora in auge il problema dell’inquinamento di questo materiale, i cui rifiuti sono raddoppiati a livello globale in appena 20 anni. Oggi non possiamo più farne a meno, ma c’è un enorme problema: la maggior parte dei prodotti a base di plastica sono monouso. La loro vita è però tanto breve nelle mani dell’uomo quanto eterna nel cuore dell’ambiente, dove lo smaltimento è difficile e a volta impossibile. Prodotta per il 98 per cento di petrolio, la plastica inquina sempre, dall’inizio del suo ciclo di produzione. PresaDiretta tenterà di capire come le industrie intendono far fronte a questo «inquinamento silenzioso», ma soprattutto dove vanno a finire i rifiuti.
Microplastiche nel sangue e nei nostri organi, quali sono le conseguenze a lungo termine? Sono tante le ricerche in corso per capire quali potrebbero essere gli effetti sulla nostra salute. Ve lo raccontiamo lunedì a #presadiretta #Rai3 @IaconaRiccardo
Ecco un'anticipazione 👇 pic.twitter.com/IYDsVAAfPG
— Presa Diretta (@Presa_Diretta) March 11, 2023
A livello mondiale, però, la situazione è preoccupante. Il 90 per cento del materiale finisce all’interno delle discariche oppure dentro i bruciatori per lo smaltimento. A fronte di un sistema che non sembra offrire sbocchi utili per l’ambiente, può il consumatore dire la sua? PresaDiretta cercherà di analizzare le opportunità per la popolazione, con alcuni consigli per scegliere i prodotti giusti e aiutare così la filiera del riciclo. Intanto l’Europa ha progetti ambiziosi per i prossimi anni. Si spera di ridurre del 15 per cento i rifiuti da plastica entro il 2040, di creare imballaggi riciclabili al 100 per cento entro la fine del decennio in corso e di incentivare il riuso. Si viaggerà poi in Turchia, dove i rifiuti di plastica italiani attendono di essere riciclati. Fra discariche a cielo aperto, nubi di tossina per via degli incendi e bambini al lavoro nella raccolta dei rifiuti lo scenario è sconcertante.
Gli effetti sulla salute e i rimedi per invertire la tendenza
Come accennato, un gruppo di ricercatori olandese ha scoperto nell’aprile 2022 tracce di materiale plastico nell’organismo umano. Si tratta delle microplastiche, piccolissimi frammenti con dimensioni anche inferiori al millimetro che entrano nel nostro corpo tramite la respirazione o l’alimentazione. Lo studio ha certificato la loro presenza anche in altri organi come polmoni e fegato. È possibile difenderci? PresaDiretta volerà poi in Francia, prima nazione in Europa che ha dichiarato guerra alla plastica monouso con una legge apposita per l’economia circolare. L’obiettivo è eliminare ogni prodotto usa e getta entro il 2040. Infine si guarderà anche alla Norvegia, dove vige il «sistema di deposito cauzionale», il top al mondo per riciclo e recupero di bottiglie di plastica e lattine in alluminio. I servizi saranno opera di Daniela Cipolloni, Teresa Paoli, Eugenio Catalani, Eleonora Tundo, Paola Vecchia, Fabio Colazzo e Alessandro Marcelli.