Questa sera 27 settembre 2021, alle 21,20 su Rai3, torna PresaDiretta, programma condotto da Riccardo Iacona con Teresa Paoli, Paola Vecchia e Pablo Castellani. Dopo aver affrontato i problemi della rivoluzione elettrica, il team torna a parlare di transizione energetica nell’episodio Petrolio, il tempo perduto. Si può arrivare a zero emissioni nel 2050 se l’industria del fossile non cambierà completamente il proprio business? Questa è solo una delle domande cui si tenterà di rispondere.
PresaDiretta, temi della puntata di stasera 27 settembre su Rai3
Al centro del racconto dunque un settore capace di fatturare annualmente tremila miliardi di dollari e dare lavoro a circa dieci milioni di persone. Oggi si chiede ai produttori di abbattere drasticamente le emissioni e di riconvertirsi all’energia rinnovabile. Saranno davvero disposti a farlo? E soprattutto, è ancora possibile? I grandi gruppi petroliferi conoscevano l’impatto delle emissioni inquinanti dei combustibili fossili sul clima già durante gli Anni 80, ma hanno preferito tacere e negare. Per correre ai ripari e cercare di arginare i danni già causati dal cambiamento climatico occorre ora rinunciare sempre più al petrolio e al gas.
PETROLIO IL TEMPO PERDUTO.
Questa sera alle 21.20 su #Rai3, #PresaDiretta torna sulla transizione energetica e accende una luce sul ruolo delle grandi compagnie del petrolio e del gas.@IaconaRiccardo @teresapaoli_ze pic.twitter.com/GRLR8z7FVN— Presa Diretta (@Presa_Diretta) September 27, 2021
Le telecamere di PresaDiretta hanno attraversato l’Italia, dove è stato dato il via libera ai permessi di ricerca per sfruttare giacimenti di metano e petrolio. Il viaggio farà tappa in Sicilia, sui fondali dell’Adriatico, in Emilia-Romagna e in Veneto. Tuttavia, cosa ne pensano le popolazioni locali? Qui, grazie ad alcune voci inedite, si analizzeranno le conseguenze dei grandi disastri ambientali legate agli idrocarburi. Sarà anche l’occasione per fare luce sulla situazione di Gela, dove si trova una bioraffineria: la bonifica dell’area però procede a rilento e le conseguenze sull’ambiente sono drammatiche. E poi si volerà in Nigeria, uno dei luoghi più inquinati del pianeta, dove da 60 anni le grandi multinazionali estraggono petrolio e gas.
Fra gli ospiti di Presa diretta stasera anche Fatih Birol, il direttore dell’IEA
PresaDiretta è andata anche in Texas, il più grande bacino petrolifero degli Stati Uniti, dove si producono più di 5 milioni di barili al giorno. Qui da qualche anno è esplosa la tecnica del fracking, che permette l’estrazione di gas e petrolio. Tuttavia, numerosi studi internazionali hanno notato un forte aumento delle emissioni in atmosfera di gas metano (molto più pericoloso della CO₂) dipendente proprio da tale metodo di lavoro. Nessuno però si è mosso per fermarlo: perché?
PETROLIO IL TEMPO PERDUTO
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Il racconto di Iacona proseguirà poi in Germania, dove ancora oggi si procede con l’estrazione del carbone. Qui, decine di villaggi vengono demoliti e “divorati” dall’allargamento delle miniere, nonostante qualche sporadica protesta di alcuni coraggiosi cittadini. Per analizzare il fenomeno, PresaDiretta ha raccolto testimonianze tra i più importanti esperti internazionali del settore. Parlerà infatti Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, inserito dal Times fra le 100 persone più influenti al mondo nel 2021. Spazio anche alle voci di Vincenzo Balzani, professore emerito presso l’Università di Bologna e fra i chimici più conosciuti nel mondo, Francesca Zarri, Director Technology di Eni, e Dina Lanzi, responsabile tecnico per lo sviluppo a idrogeno della Snam.