PresaDiretta, questa sera 13 settembre 2021, su Rai3 il lato oscuro del calcio: dai debiti all’affare Superlega di cosa si parlerà

Redazione
13/09/2021

Superlega, sceicchi e diritti tv. E ancora, lo sport a scuola e nei centri sportivi, colpiti dalla crisi Covid. Ecco i temi della puntata di PresaDiretta in onda stasera, 13 settembre 2021, su Rai3.

PresaDiretta, questa sera 13 settembre 2021, su Rai3 il lato oscuro del calcio: dai debiti all’affare Superlega di cosa si parlerà

Stasera, 13 settembre 2021, alle 21,20 su Rai3 andrà in onda un nuovo episodio di PresaDiretta, programma di inchieste di viale Mazzini condotto da Riccardo Iacona. Il presentatore, coadiuvato da una squadra composta da Sabrina Carreras, Fabrizio Lazzaretti e Alessandro Macina, affronterà un tema molto caro agli italiani: lo sport e, in particolare, il calcio. Con i conti dei grandi club ormai in profondo rosso e i debiti che ammontano a circa 4 miliardi e mezzo di euro complessivi, la situazione finanziaria del calcio italiano naviga in cattive acque. Fra le cause principali, oltre ai danni inferti dalla pandemia, anche una gestione economica non sempre all’altezza e la poca attenzione dedicata al mondo scolastico. La visione della puntata sarà disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay.

PresaDiretta, scaletta e ospiti di stasera 13 settembre 2021 su Rai3

L’affare Superlega e i nuovi padroni del calcio

Il primo bersaglio della spy story di PresaDiretta sarà l’affare Superlega, la sfida internazionale lanciata soltanto pochi mesi fa da dodici tra i club più ricchi e potenti d’Europa e naufragata in appena 48 ore. Cosa è successo però nei due giorni più turbolenti dell’era recente che il calcio mondiale ricordi? Il progetto è stato veramente accantonato o qualcosa bolle in pentola? Riccardo Iacona e il suo team proveranno a dare una spiegazione a queste domande grazie ad analisi, ricerche e testimonianze inedite.

Il mondo del calcio non è più quello di Pelé e Maradona. Nel corso degli anni è mutato non solo il modo di giocare, ma anche l’universo che lo circonda. Al centro dell’attenzione ormai non c’è più il pallone, ma i soldi. Come funzionano i bilanci delle società calcistiche? Quali conseguenze rischiano di abbattersi su uno sport sempre più finanziarizzato? PresaDiretta analizzerà gli escamotage usati per incrementare i ricavi e far tornare i conti e il boom delle plusvalenze, oltre alla bolla finanziaria in cui vive oggi il mondo calcistico.

Sceicchi, emiri, magnati della tecnologia. Le squadre più potenti sono ormai finite nelle mani dei nuovi “padroni del calcio”. Pietro Leonardi, ex amministratore delegato del Parma condannato in primo grado e radiato dalla giustizia sportiva per il crac della società, fornirà la sua testimonianza per descrivere cosa ruota attorno alle casse e ai dirigenti italiani, dagli interessi in banca ai diritti televisivi. Accanto a lui interverrà anche Maurizio Pistocchi, fra i volti più conosciuti della tv sportiva generalista.

Scuole e centri privati, così le famiglie annaspano

C’è poi lo sport di massa, praticato dai giovani e dalla gente comune. Un mondo fatto di associazioni private sorrette dall’aiuto delle famiglie, un equilibrio precario che non ha saputo reggere agli urti della pandemia. Soprattutto nelle aree del Centro-Sud, gli impianti scarseggiano e quelli esistenti sono vecchi e obsoleti. Il 62 per cento di essi risale addirittura agli Anni 80, ma la buona volontà e i soldi delle famiglie non sono sufficienti a finanziare progetti milionari. L’analisi di PresaDiretta cercherà di entrare anche nella sfera privata dei cittadini, i quali sono costretti a sborsare tra i 600 e gli 800 Euro annui per consentire a ciascun figlio di frequentare lezioni e corsi sportivi.

Nelle scuole, poi, lo sport si pratica poco e male e gli effetti sulla salute pubblica sono evidenti. L’Italia è ai primi posti in Europa per numero di bambini sedentari e obesi e le percentuali di ragazzi che soffrono di mal di schiena sono inquietanti. Gli ultimi dati riportano che il 64 per cento degli studenti ne soffre già dalla scuola media. Contraltare rispetto alla situazione italiana è la Francia. Qui è lo Stato a pagare lo sport, tanto che il paese è in cima alla classifica europea per numero di ore dedicate all’educazione fisica nelle scuole, sin dalle elementari, con docenti specializzati in scienze motorie. I ragazzi francesi fanno ginnastica e atletica, nuotano, giocano a tennis e a basket in palestre attrezzate e ben curate.