Tragedia scampata in provincia di Modena grazie al coraggioso senso civico di un giovane passeggero che ha fatto arrestare un uomo pronto a commettere un femminicidio.

Le intenzioni dell’uomo che ha preso il treno per uccidere una donna
Sabato 17 dicembre gli agenti ed ufficiali di Polizia Giudiziaria del Posto di Polizia Ferroviaria di Modena, hanno arrestato un uomo di nazionalità rumena, residente in Misano Adriatico con l’accusa di tentato omicidio. La vittima sarebbe dovuta essere una donna di nazionalità rumena. Il movente che ha giustificato l’arresto, nasce da un contatto attraverso un sito di incontri tra l’indagato e la vittima, accaduto qualche settimana prima. I due avevano concordato di incontrarsi di persona a Modena. La donna, insospettita per il comportamento aggressivo ed insistente dell’uomo prima dell’incontro, aveva deciso di annullare l’appuntamento. Dopo questa decisione, l’indagato ha posto in essere condotte persecutorie, ingiuriandola e minacciandola ripetutamente anche di morte per costringerla a modificare la decisione.
Poi, nella giornata di sabato l’uomo ha deciso di andare ugualmente a Modena, dopo di aver minacciato di morte la donna, offesa attraverso alcuni video in cui veniva mostrato il coltello da cucina che avrebbe utilizzato per ammazzarla. Quindi l’indagato, lo stesso giorno è salito a bordo di un treno regionale da Misano per recarsi a Modena. Durante il tragitto l’uomo, parlando al cellulare ad alta voce con altre persone, confermava più d’una volta la volontà di uccidere la donna che si rifiutava di incontrarlo.

L’arresto dell’uomo grazie a un 15enne rumeno
Durante il viaggio, un giovane passeggero di 15 anni, avendo udito e compreso il contenuto delle conversazioni in lingua rumena ha preso la decisione di allertare il servizio di emergenza al numero 112 facendo scattare immediatamente l’allarme per il Posto di Polizia Ferroviaria di Modena. Gli agenti sono riusciti ad individuare e fermare l’uomo presso la locale Stazione ferroviaria.
Dopo una perquisizione personale hanno trovato un grosso coltello da cucina ed un altro attrezzo da punta e taglio che sono stati sequestrati. Grazie alle dichiarazioni rese dalla donna e dal testimone oculare, oltre alle chat presenti sul telefono dell’uomo, per l’indagato è stata applicata la misura cautelare in carcere. Difatti, lunedì 19 dicembre, il Gip ha convalidato l’arresto.