Come ogni anno, anche il 2023 vedrà cinque autori con i loro libri contendersi il tanto ambito Premio Strega. La cinquina finalista, quasi tutta al femminile, è stata svelata ieri durante una diretta in onda su Rai Play.
Premio Strega 2023: la cinquina finalista
Gli autori finalisti del Premio Strega 2023 sono:
- Rosella Postorino con Mi limitavo ad amare te (217 voti);
- Ada d’Adamo con Come d’aria (199 voti);
- Maria Grazia Calandrone con Dove non mi hai portata (189 voti);
- Andrea Canobbio con La traversata notturna (175 voti);
- Romana Petri con Rubare la notte (167 voti).
Ada D’Adamo ieri è stata anche annunciata come vincitrice della decima edizione del Premio Strega Giovani, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti. Nata ad Ortona in Abruzzo nel 1967, la scrittrice è morta dopo una lunga malattia lo scorso primo aprile, poco dopo essere entrata nella dozzina del Premio Strega 2023 con il suo romanzo d’esordio uscito a gennaio. Come previsto dal regolamento, l’opera era rimasta in gara e il premio è stato ritirato dal marito Alfredo Favi. L’annuncio è arrivato nel corso dell’evento a Benevento, mostrato anche in diretta su Rai Play, mentre la finale si terrà il 6 luglio a Roma.
Escluso Gian Marco Griffi
Tra i grandi esclusi vale la pena di segnalare il libro di Gian Marco Griffi che, con le sue 30 mila copie vendute, è uno dei casi letterari dell’anno. Ferrovie del Messico, edito da Laurana, ha infatti avuto non solo un boom di vendite ma anche straordinari riscontri da parte delle critica.
Premio Strega 2023: i libri
Rosella Postorino, con il suo Mi limitavo ad amare te, racconta la storia di due bambini, Nada e Omar, che nel 1992 vengono allontanati dalla loro famiglia d’origine a Sarajevo e arrivano in Italia. Un libro che vuole dimostrare come nessuna infanzia è spensierata e che ciascuno di noi porta con sé le sue ferite. Quando però ogni certezza sembra venire meno, è lì che possiamo trovare un punto fermo attorno al quale far girare tutto il resto.
Ada d’Adamo, con Come d’aria, narra della figlia Daria il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. La madre, sulla soglia dei cinquant’anni, scopre di essersi ammalata e questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia.
Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone è un libro intimo che racconta la storia della stessa autrice, abbandonata dopo pochi mesi dalla nascita dai propri genitori. Raccontando la storia d’Italia e le vite interrotte delle donne, racconterà anche la sua.
Andrea Canobbio, con La traversata notturna, decide di raccontare Torino attraverso la storia di due innamorati nel 1943-46, quando si conoscono e poi si sposano. La loro vita e la depressione di lui sono narrate ad intervalli, mostrando una città ricca di misteri.
Romana Petri, con Rubare la notte, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d’avventura mai sazio. Si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca di Antoine de Saint-Exupéry, quello del Piccolo Principe, che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell’infinito.