I contagi sono in aumento, così come i ricoveri e purtroppo i decessi. Sei regioni sono già diventate gialle e almeno una potrebbe passare all’arancione attorno a Capodanno. La variante Omicron preoccupa l’Italia e non solo, al punto che diversi Paesi d’Europa hanno introdotto nuove (e al tempo stesso vecchie) misure per arginare la diffusione del Covid. L’Olanda, ad esempio, è tornata in una sorta di lockdown, che prevede la chiusura di tutte le attività non essenziali, mentre l’Irlanda ha chiuso le porte di musei, cinema, teatri e luoghi per eventi. In Austria, è da qualche tempo in vigore il cosiddetto “lockdown dei no vax”. E in Italia, cosa ci aspetta? A lanciare l’allarme è il virologo Fabrizio Pregliasco, secondo cui dopo Natale «è possibile immaginare la necessità di un lockdown serio, esteso a tutti, in funzione di un futuro ancora da stabilire».
Pregliasco, lockdown è una possibilità
«Oggi un lockdown duro e puro, pesante, sarebbe efficace perché è ovvio che in questo momento ogni contatto interumano continua a essere a rischio, ancorché le persone siano vaccinate», ha dichiarato a Adnkronos Salute il direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. «Se i contagi dovessero impennarsi, non può essere esclusa dall’elenco delle contromisure da mettere in campo: vediamolo come extrema ratio. Dobbiamo prevederlo nel menù di quello che ci aspetta nelle prossime festività dopo Natale, quando si ipotizzano 50 mila casi».
Pregliasco, no al lockdown per i no vax
Ospite di Tagadà su La7, Fabrizio Pregliasco ha detto, sempre riferendosi al lockdown, che «in termini medici sarebbe bello», pur riconoscendone la difficile attuazione per una serie di motivi e invitando gli italiani a stare sempre all’erta contro il virus: «Occorre grande responsabilità». Così sull’ipotesi-lockdown, ma solo per i no vax: « Aiuta, ma assolutamente non è risolutivo, poi ci sono di mezzo i bambini. Credo che elementi come le situazioni più rischiose con assembramenti potrebbero essere il primo livello di intervento, gli altri a seguire sperando che siano solo una pianificazione e siano anche un richiamo a tutti».