Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Economia e Finanza

Le sparate di Salvini, gli esercenti che «ci smenano» e i veri costi delle commissioni

Secondo Salvini i cittadini che pagano con la carta il caffè sono dei «rompipalle» e gli esercenti «ci smenano». Ma le commissioni bancarie vanno dallo 0,9 all’1,9 per cento. E sotto i 10 euro di solito sono azzerate. Mentre su costi di attivazione e canoni ci sono diverse offerte. Le cifre al di là della retorica del «regalo alle banche».

5 Dicembre 2022 18:03 Redazione
Le sparate di Salvini, gli esercenti che «ci smenano» e i veri costi delle commissioni

Se doveva essere uno spunto per una seria discussione su utilizzo del contante, evasione fiscale e libertà finanziaria del cittadino, le aspettative sono state disattese. Il dibattito è finito presto in caciara, tra «rompipalle» che vogliono pagare 2 euro di caffè con la carta di credito, esercenti che «sotto una certa soglia ci smenano invece e di guadagnarci», politici che «adorano» andare a prelevare al bancomat e «il commerciante che si alza alle 6 del mattino» che «un minimo di guadagno sulla transizione dovrebbe averlo». Copyright tutto di Matteo Salvini, che di mestiere dovrebbe fare il ministro per le Infrastrutture ma è molto loquace quando si parla di misure economiche contenute nella manovra del centrodestra. In questo caso il tema caldo è quello dell’eliminazione delle multe per chi rifiuta i pagamenti digitali fino alla cifra di 60 euro, anche se la premier Giorgia Meloni si è già detta pronta a rivedere quell’asticella. Ma al di là di propaganda e qualunquismo, i negozianti che rifiutano il Pos lo fanno davvero perché soffocati dalle commissioni bancarie o perché così non sono costretti a dichiarare, vista la tracciabilità dei pagamenti digitali?

LEGGI ANCHE: Bankitalia boccia la manovra su contante, Pos e Flat Tax

Salvini: "Ognuno deve essere libero di pagare come vuole quello che vuole"

Avvertitelo che sulle transazioni fino a 60 euro è esattamente quello che succede adesso, libertà che lui vuole limitarepic.twitter.com/2g3BSIuQNI

— Pietro Salvatori (@PietroSalvatori) December 5, 2022

Il costo delle commissioni è azzerato sotto una certa soglia, di solito 10 euro

I dati dicono che le commissioni variano dallo 0,9 all’1,9 per cento. Mai sopra il 2, insomma. Quindi si può dire che il costo medio si aggiri intorno all’1,50 per cento. Che, tradotto, significa che su una transazione di 50 euro il commerciante paga 75 centesimi. Per non parlare del fatto che diversi operatori offrono sconti per i piccoli pagamenti, mentre il costo delle commissioni è proprio azzerato sotto una certa soglia, di solito 10 euro. Quindi la «rottura di palle» ipotizzata da Salvini già decade. Il sistema più economico è considerato quello di Satispay, che non prevede apparecchiature, ma solo la necessità di avere una app gratuita sul proprio smartphone: la proposta è di zero commissioni sui pagamenti sotto i 10 euro e un prelievo di 20 centesimi per ogni cifra superiore. Il Pos di Nexi costa da 14 a 99 euro, non è previsto un canone mensile e le commissioni vanno da 0 (su piccoli importi) all’1,89 cento. Il costo di Sum up è dell’1,85 per cento senza nessun canone né costi di attivazione.

Le sparate di Salvini, gli esercenti che «ci smenano» e i veri costi delle commissioni
Pagamento con la carta di credito. (Getty)

Credito d’imposta del 30 per cento sotto i 400 mila euro di ricavi

Altri esempi? Il Pos mobile di Banca Intesa fa pagare agli esercenti l’1,8 per cento sulle transazioni, con un costo di attivazione di 60 euro e niente canoni mensile. Tra l’altro proprio Intesa ha detto che per tutto il 2023 saranno azzerate le commissioni sui micropagamenti fino a 15 euro. Unicredit invece propone il Pos a un canone mensile di 2,80 euro e una commissione dello 0,9 per cento sul pagamento. E nessun costo di attivazione. Banca Sella applica una commissione dello 0,95 per cento sui circuiti internazionali, incluse carte business, e dello 0,45 per cento su PagoBancomat. Poste Italiane permette di avere una commissione fissa sul transato pari all’1,5 per cento, oltre a un costo del dispositivo di 79 euro. Infine: per chi ha ricavi inferiori ai 400 mila euro l’anno si può richiedere un credito d’imposta del 30 per cento sulle commissioni legate ai pagamenti elettronici. Tutta questa retorica del «regalo alle banche» e dell’esercente che addirittura «ci smena» è dunque giustificata?

Tra pandemia e guerra il settore è in forte crescita. I 33 crematori del Paese non sono più sufficienti. Mentre lo spazio disponibile in molti cimiteri è esaurito.
  • Attualità
Russia, boom dell’industria funeraria
Tra pandemia e guerra il settore è in forte crescita. I 33 crematori del Paese non sono più sufficienti. Mentre lo spazio disponibile in molti cimiteri è esaurito.
Redazione
Guardia di Finanza, la battaglia per la successione a Zafarana
  • Italia
Giallo Zafarana
Il comandante della Finanza è in scadenza. Nonostante si vociferi di un suo rinnovo, la partita per la successione è aperta. Carrarini, Cuneo, Carbone sono i favoriti. Dietro le quinte si muovono in molti, compresi i grandi vecchi De Gennaro e Pollari. E il governo consulta Savona e Tremonti. Le trame.
Andrea Muratore
Un uomo di 47 anni è morto ieri sera sul binario 9 della Stazione Termini. E' stato investito da un treno mentre cercava di liberare il suo trolley rimasto incastrato.
  • Attualità
Roma Termini, travolto e ucciso dal treno: stava recuperando un trolley incastrato
Nell'intento di recuperare il suo trolley incastrato tra la banchina e il vagone, è stato investito e decapitato da un convoglio in transito.
Gerarda Lomonaco
Gigi Bici, ora il suo caso sembra essere risolto visto che la presunta colpevole Barbara Pasetti ha confessato.
  • Attualità
Gigi Bici, la confessione di Barbara Pasetti: «L’ho ucciso»
La fisioterapista, che si trova già in carcere, avrebbe commesso l'omicidio perché stanca delle continue richieste di denaro dell'uomo
Claudio Vittozzi
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021