Guardia costiera, la spunta Matteo Salvini: controllerà i porti

Marco Zini
04/11/2022

Alla fine Salvini ce l'ha fatta: verrà ufficialmente dato al suo ministero, quello dei Trasporti, il controllo della Guardia costiera. Musumeci dovrà accontentarsi del Comitato interministeriale per le politiche del mare. Per ora non c'è traccia della delega sulla Protezione civile. La bozza del decreto visionata da Tag43.

Guardia costiera, la spunta Matteo Salvini: controllerà i porti

Oggi si chiude la partita sui porti, con l’ufficialità in arrivo: l’ha spuntata Matteo Salvini. Proprio nelle stesse ore in cui il governo ha ricominciato a mostrare i muscoli con le Ong che soccorrono i migranti in mare, avvelenando già i rapporti con l’Europa, si è risolta la diatriba sulla gestione della Guardia costiera, che alla fine ha generato la classica tempesta nel bicchiere d’acqua. A gestire il Corpo sarà il ministero dei Trasporti – come da tradizione – guidato dal leader leghista Matteo Salvini e non, come si era ipotizzato nelle scorse settimane, il neonato dicastero del Mare con a capo Nello Musumeci. Almeno stando a quanto emerge dalla bozza del decreto sulla riorganizzazione dei ministeri attesa sul tavolo di Palazzo Chigi nel pomeriggio.

Guardia costiera, la spunta Matteo Salvini: controllerà i porti
Matteo Salvini. (Getty)

Le grinfie della Lega sui forzieri delle Autorità di sistema portuali

Una partita delicata visto che alla Guardia costiera sono affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali. Non solo: la Lega da tempo vuole mettere le grinfie sui forzieri delle Autorità di sistema portuali, trasformandone alcune in Spa a capitale pubblico, consentendo l’ingresso nell’azionariato degli enti locali e derogando così alla legge Madia su gestione delle partecipate, assunzioni, accordi con i privati sulla logistica, autonomia di spesa. E poi ovviamente c’è il ruolo rilevante nel contrasto all’immigrazione illegale che Salvini vorrà continuare a ricoprire anche se non nelle vesti di ministro dell’Interno.

Guardia costiera, la spunta Matteo Salvini: controllerà i porti
Guardia costiera all’opera. (Getty)

Del resto il leader del Carroccio aveva da subito messo le cose in chiaro incontrando il 24 ottobre, il secondo giorno di insediamento al ministero, l’ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia costiera. Salvini aveva giudicato l’incontro «lungo e proficuo», utile per fare il punto della situazione, anche a proposito di immigrazione. Una fiche messa sul tavolo per dire: la Guardia costiera è mia e non si tocca, così alla prossima Carola Rackete (la comandante della nave Sea Watch 3 che nel giugno 2019 entrò di forza nel porto di Lampedusa con 40 migranti a bordo soccorsi in mare) ci penso io.

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Nello Musumeci. (Getty)

Musumeci risarcito con la delega sulla Protezione civile? Nella bozza non c’è traccia

Musumeci, eletto senatore tra le fila di Fratelli d’Italia e nominato ministro per il Mare come risarcimento per la mancata ricandidatura alla presidenza della Regione Sicilia, dovrà accontentarsi del Cipom, il Comitato interministeriale per le politiche del mare. Tra i compiti, tutelare e valorizzare la risorsa mare dal punto di vista ecologico, ambientale, logistico, economico; valorizzare l’economia del mare con particolare riferimento all’archeologia marittima, al turismo, alle iniziative a favore della pesca e dell’acquacoltura e dello sfruttamento delle risorse energetiche; valorizzare il demanio marittimo, con particolare riferimento alle concessioni balneari. Nelle ultime ore era anche circolata l’ipotesi che a Musumeci potesse essere affidata la delega sulla Protezione civile, tradizionalmente gestita dalla presidenza del Consiglio. Di questo, però, non c’è traccia nella bozza in arrivo sul tavolo dei ministri a Palazzo Chigi. Occorrerà monitorare se l’operazione avverrà durante lo stesso Cdm o in parlamento in sede di conversione del decreto.