«Uno che vanta secoli di storia padronale come può guardare un proprietario agricolo nuovo di zecca, quello che una volta veniva definito parvenu?», si chiede un fan di Nicola Porro. Già, perché nella sua Zuppa sui social, in diretta dall’aeroporto di Cagliari, il giornalista che ha rinnovato il contratto con Mediaset, seduto per terra, ha lanciato un fulmine a ciel sereno contro Bruno Vespa. Cosa ha detto Porro? Si è divertito a “perculare” il patron di Porta a Porta, proprietario della maison agricola pugliese nella quale ospita i vip e mezzo governo a partire dalla premier Giorgia Meloni. Qualche parola? «Non è una masseria di famiglia, perché se l’è comprata lui, è di recente famiglia, non è una grande tradizione quella di Vespa in Puglia». È «un giornalista che ha fatto un po’ di soldi e si compra l’azienda, molti li fanno». Già, perché Porro vanta oltre tre secoli di storia di produzione agricola, con latifondi tra Andria, Corato e Trani di migliaia di ettari, con la tenuta di Rasciatano che produce un olio di ottima qualità. Basta leggere il sito della sua azienda: «Il patrimonio della famiglia Porro tra il 1830-1840, anni massimi della loro espansione fondiaria, risulta al montante di circa ducati un milione, pari (nel 1860) a lire 4.250.000 che rivalutate al tasso dell’oro (1 du = 1/6 di oncia pari a 8,8 grammi d’oro) ponderato al costo della vita rivalutato e del mercato fondiario oscillerebbero tra i 140 ed i 200 milioni di euro». Sì, esiste un nuovo ricco in Puglia, ma c’è pure qualcuno che lo guarda dall’alto in basso…

Premio a Mauro Masi. E alla sua Ingrid
Cronache d’altri tempi? No, di questi giorni. «Nella prestigiosa e storica sala rinascimentale del Vasari del Palazzo della Cancelleria è andata in scena la 17esima edizione del Premio Margutta – La Via delle Arti, con riconoscimenti al presidente della Banca del Fucino Mauro Masi per la sezione imprenditoria. Per la televisione, premiata Ingrid Muccitelli. Che poi è la “metà” di Masi. «Tutti premiati, viva il progresso», si sentiva dire negli anni della Prima Repubblica. A proposito, qui c’era il patrocinio della Regione Lazio di Francesco Rocca, mica si trattava del Pride…

Nel Tg1 di Chiocci amori omosex
Domenica nel Tg1 delle 13.30 va in onda la rubrica dei libri di Bruno Luverà. Tra le interviste, ecco quella all’autore Costantino D’Orazio che, il giorno successivo al Pride, parla di amori tra “uomo e uomo” e “donna e donna”. Si tratta di uno scherzo dedicato al nuovo direttore Gian Marco Chiocci?

Cine34 diventa tele Visconti
Per tre mercoledì, dal 14 al 28 giugno, in seconda serata, Cine34 propone tre opere di culto mai viste in televisione: La Orca, Oedipus Orca, La Monaca di Monza, film che dopo l’uscita nelle sale, furono distribuiti solo in home video. Dirette da Eriprando Visconti, nipote di Luchino Visconti, le pellicole hanno scandalizzato l’Italia degli Anni 70, per i temi trattati e il velato erotismo. Figlio di Edoardo Visconti e di Nicoletta Arrivabene-Valenti Gonzaga, Eriprando sposa l’altrettanto nobile Francesca Patrizia Ruspoli, con la quale avrà due figli, Edoardo jr e Ortensia. A 22 anni, Prandino è l’assistente dello zio Luchino su set di Siamo donne e, nel 1961, fa il suo esordio dietro la macchina da presa con Una storia milanese, film per il quale vince il Premio della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia. In Oedipus Orca c’è Miguel Bosé, nel suo primo ruolo da co-protagonista.
Carnevale Maffé tra Sky e Mediaset
Quanto ha impattato Sky nell’economia italiana? «Un contributo di quasi 50 miliardi di euro al Pil in 20 anni di attività», a sentire i dati della ricerca Sda Bocconi, School of Management, realizzata tra gli altri da Carlo Alberto Carnevale Maffé. Che poi è un prof che molto spesso appare sulla Rete4 di Mediaset, con il suo “allievo” Giuseppe Brindisi. I casi della vita…