Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e Autostrade per l’Italia hanno sottoscritto un accordo con cui, a seguito del crollo del Ponte Morandi, si definisce la procedura avviata dal Ministero nell’agosto 2018 per grave inadempimento agli obblighi di manutenzione e custodia della rete autostradale da parte del concessionario Aspi. E oggi, nell’udienza preliminare nell’ambito del procedimento penale instaurato presso il Tribunale di Genova per il crollo del Ponte Morandi, la Presidenza del Consiglio e il Mims si sono costituiti parte civile nei confronti degli imputati. Lo annuncia il Mims in una nota.
Che cosa prevede l’accordo tra Autostrade e Mims
L’accordo, raggiunto dopo un lungo iter, recepisce integralmente le condizioni definite in occasione del Consiglio dei ministri del 14 luglio del 2020, durante il Governo “Conte 2”. In quella sede, infatti, anche sulla base delle valutazioni del Gruppo di lavoro interistituzionale appositamente costituito e dell’Avvocatura dello Stato sui rischi per gli interessi dello Stato e della collettività derivanti dalle ricadute operative e dall’eventuale contenzioso innescato dalla risoluzione del rapporto concessorio, il Governo valutò positivamente la proposta di Aspi di rivedere il rapporto convenzionale, integrato con specifici impegni, tra cui la vendita dell’intera partecipazione detenuta dalla famiglia Benetton in Aspi e l’esecuzione da parte della società di misure per la collettività per un importo di 3,4 miliardi di euro interamente a carico della società.
Investimenti sulla rete autostradale per 13,6 miliardi
Oltre a ciò, il Piano economico finanziario predisposto in attuazione dell’accordo prevede un programma d’investimenti sull’intera rete autostradale gestita da Aspi pari a 13,6 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi di euro per manutenzioni straordinarie da effettuare entro il 2024, nonché il potenziamento delle attività di vigilanza e controllo, l’implementazione di sistemi informatici a supporto della gestione della mobilità, l’aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del Concessionario, l’accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’Autorità di regolazione dei trasporti, con una significativa moderazione della dinamica tariffaria su tutta la rete autostradale.
Il governo si costituisce parte civile nel processo
«Abbiamo avuto la sorpresa di sentirci dire che il Ministero delle Infrastrutture e la presidenza del Consiglio si sono costituite parte civile. Ovviamente questa è un’ottima notizia, inaspettata». Lo ha detto la portavoce del comitati dei parenti delle vittime del Ponte Morandi, Egle Possetti, al termine della prima udienza preliminare del maxi processo sul crollo del viadotto sul torrente Polcevera.
Ponte Morandi, nuovo rinvio all’8 novembre su richiesta dei legali
Nuovo rinvio all’8 novembre dell’udienza preliminare del maxi processo sul crollo del Ponte Morandi. Il giudice aveva stabilito un primo rinvio al 27 ottobre ma i legali di alcuni imputati hanno chiesto più tempo per valutare la richiesta di costituzione delle varie parti civili.