Ponte Morandi, la prima udienza del processo: cosa chiedono i parenti delle vittime

Virginia Cataldi
07/07/2022

È stato rinviato a settembre il processo per il crollo del Ponte Morandi. Il viadotto è collassato nel 2018 causando la morte di 43 persone.

Ponte Morandi, la prima udienza del processo: cosa chiedono i parenti delle vittime

Il processo per il crollo del ponte Morandi è rinviato al 12 settembre. Il viadotto autostradale è collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di 43 persone. Ecco cosa chiedono i parenti delle vittime.

Rimandato il processo del ponte Morandi

È stato rinviato al 12 settembre il processo per il crollo del ponte Morandi. Durante la prima udienza, conclusasi “con anticipo clamoroso”, secondo il presidente del collegio Paolo Lepri, sono state presentate le richieste di costituzione di parti civili su cui i giudici decideranno a settembre. Per il crollo del viadotto autostradale, che ha causato la morte di 43 persone, sono imputati 59 individui. Questi sono ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea, nonché attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture, come funzionari del Provveditorato.

È stato rinviato a settembre il processo per il crollo del Ponte Morandi. Il viadotto è collassato nel 2018 causando la morte di 43 persone.
Ponte Morandi (Instagram)

Le accuse, a vario titolo, sono omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro. Per l’accusa, buona parte degli imputati immaginava che il ponte sarebbe potuto crollare ma non fecero nulla. Aspi e Spea sono uscite dal processo patteggiando circa 30 milioni.

Cosa chiedono i parenti delle vittime

Abbiamo l’aspettativa che porti giustizia questo processo; che faccia chiarezza sulle cause e sulle responsabilità che hanno portato all’uccisione dei nostri famigliari. Altrimenti le morti dei nostri cari saranno state inutili e loro non potranno riposare in pace“, ha detto Egle Possetti, sorella di una delle vittime e presidente del Comitato vittime del crollo di ponte Morandi. “È la punta di un iceberg perché i problemi non ce li aveva solo il ponte Morandi, ma tutte le infrastrutture del Paese, che devono essere controllate in modo adeguato“, ha proseguito Possetti.

È stato rinviato a settembre il processo per il crollo del Ponte Morandi. Il viadotto è collassato nel 2018 causando la morte di 43 persone.
Ponte Morandi (Instagram)

Noi pensiamo che con tutto quello che è emerso in questi 4 anni con l’indagine approfondita della Guardia di Finanza e degli organi inquirenti, con le analisi accurate della Procura, a mano a mano che emergevano elementi importanti in qualche modo mutava la strategia della difesa. La perizia di periti indipendenti, commissionata dal giudice, individua le cause del crollo nella scarsità se non assenza di manutenzione”.

Nell’udienza l’avvocato Raffaele Caruso riproporrà l’istanza di costituzione di parte civile per il comitato. Il gup lo ha infatti escluso perché per legge non possono essere ammessi comitati o associazioni nati successivamente ai fatti oggetto del processo.