A seguito della rimozione delle barriere lungo la strada nella regione di confine di Grodno, più di mille migranti, principalmente donne e bambini, sono arrivati a piedi alla frontiera tra Bielorussia e Polonia per richiedere asilo politico a Varsavia. Ma sono stati prontamente respinti dai soldati polacchi inviati sul posto. «Siamo pronti a difenderci», aveva scritto su Twitter il ministro della Difesa Mariausz Blaszczak.
❗️Armed Belarusian border guards push women and children through the Polish border fence. #belarus #poland #migrants pic.twitter.com/QzX3T44ed9
— Voices from Belarus (@VoicesBelarus) November 7, 2021
Migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, il ruolo di Lukashenko
«Gli stranieri che sono vicino al confine hanno dichiarato l’intenzione di entrare nel territorio ed esercitare il diritto a fare richiesto per lo status di rifugiati nell’Ue», ha dichiarato a Sputnik un portavoce della Commissione frontiere statali di Minsk, Anton Bychkovsky. Da alcuni mesi, migliaia di migranti provenienti soprattutto da Iran, Iraq, Siria, Afghanistan ma anche da alcuni Paesi africani, incoraggiati dal regime del presidente bielorusso Lukashenko, cercano di attraversare illegalmente la frontiera per entrare nell’Unione europea. Proprio oggi, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che Minsk, «alle prese con un fardello molto pesante da gestire», sta facendo il possibile per tenere sotto controllo i flussi: «Non abbiamo dubbi che le agenzie per la migrazione stiano tenendo in considerazione le nostre preoccupazioni sul fatto che i migranti possano entrare in Russia».
The violence is escalating at the border. Reportedly, migrants, backed up by Lukashenka’s soldiers, are throwing rocks in 🇵🇱 border guards & trying to cross the border using logs. In response, 🇵🇱 border guards used tear gas. pic.twitter.com/krxB8NOWmW
— Franak Viačorka (@franakviacorka) November 8, 2021
Migranti al confine tra Polonia e Bielorussia, la condanna della Nato
Con più di mille migranti ammassati alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, la situazione si sta facendo incandescente. Varsavia, che nell’ultimo periodo ha riportato tremila attraversamenti illegali ogni settimana, ha dispiegato le unità anti-terrorismo, mentre la Nato ha definito «inaccettabile» la tattica di Minsk di usare i migranti per fare pressione sull’Ue. «Lukashenko si comporta come un trafficante di migranti e l’Europa prenderà posizione insieme», ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, commentando le immagini e le notizie in arrivo dalla Bielorussia, stigmatizzato quelli che ha definito «attacchi ibridi».
Belarus’ regime escalates the border crisis – migrants are pushed to 🇪🇺 border by armed men. Lukashenka is fully responsible for the hybrid attack on 🇵🇱🇱🇹🇪🇺. The migrant smuggling, violence & ill-treatment must stop. Strong 🇪🇺 response is needed. #UNSC should discuss this crisis. pic.twitter.com/GhoWGWKZdH
— Sviatlana Tsikhanouskaya (@Tsihanouskaya) November 8, 2021
La stessa espressione usata dalla politica e attivista bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya su Twitter:
«Il regime bielorusso intensifica la crisi dei confini: i migranti vengono spinti al confine da uomini armati. Lukashenkoè responsabile dell’attacco ibrido a Polonia, Lituania, UE. Il traffico di migranti, la violenza e i maltrattamenti devono cessare. È necessaria una risposta forte».