Stop all'abuso di sanzioni, rispetto per la sovranità e l'indipendenza di ogni Paese, salvaguardia dell'economia mondiale, no all'uso di armi nucleari e avvio di negoziati tra Kyiv e Mosca. Ma nessun accenno al nodo dei territori ucraini occupati dalla Russia. Le 12 raccomandazioni cinesi per risolvere il conflitto.
Nei primi 12 mesi di guerra si calcolano dai 100 ai 200 mila tra caduti e feriti. Milioni i profughi, interni ed esterni. Mai come in questo caso propaganda e partite economiche hanno giocato un ruolo centrale. Facendo dimenticare gli altri conflitti che hanno insanguinato l'Europa nel secondo Dopoguerra. Il punto.
Nuova stretta Usa sui migranti. I richiedenti asilo dovranno fare domanda in anticipo e non dopo l'arrivo negli Stati Uniti. Per i non messicani sarà necessario ottenere un permesso in ogni Stato che attraverseranno. Un piano che secondo le organizzazioni per i migranti non si discosta molto dalla proposta dell'ex presidente.
Nonostante sia uno degli uomini più sanzionati del Pianeta, Prigozhin è a capo di un impero che fattura oltre 250 milioni di dollari, il cui core business è il settore minerario ed estrattivo in Africa e Siria. Un potere che minaccia il Cremlino visti i continui attacchi dell'imprenditore a esercito e Difesa accusati addirittura di alto tradimento.
Con la sospensione del trattato sulle armi nucleari, Putin manda un segnale chiaro a Washington, ormai considerato l'unico interlocutore. Sull'Ucraina non arretra di un millimetro, confermando i piani originari. E rassicura sulla tenuta dell'economia russa non affossata dalle sanzioni. L'analisi del discorso alla nazione.
Vladimir Putin ha annunciato la sospensione dell’accordo sulla riduzione delle armi nucleari, siglato nel 2010 da Barack Obama e Dmitri Medvedev. Ecco cosa prevede.
Un attacco all'Occidente e alla Nato, la minaccia di utilizzare armi più forti, la difesa della famiglia tradizionale contro la «catastrofe spirituale» e il ricordo degli aiuti Covid all'Italia. Il discorso del presidente russo.
Il presidente degli Stati Uniti si è recato nella capitale ucraina a sorpresa. Ha ribadito il sostegno dell'Occidente alla causa portata avanti da Kyiv e sottolineato che «Putin pensava che l'Ucraina fosse debole e l'Occidente diviso, ma si sbagliava di grosso».
Per l'oppositore in cella di isolamento occorre mettere fine immediatamente all'aggressione di Putin, risarcire l'Ucraina con i proventi dell'export di idrocarburi, abbattere con le elezioni il regime di Putin.
Churchill e ancor più Roosevelt nel 45 concessero l’Europa orientale a Stalin. Allo stesso modo Putin cerca un patto con gli Usa sulla testa di un’Europa considerata potenziale terra di conquista. Non è interessato al suddito Zelensky, né a Bruxelles prodotto anti-russo della Guerra Fredda. L'orso si muove sempre allo stesso modo. L'analisi.